Catalogna, il referendum riporta in vita la nazionale catalana. Ecco come giocherebbe
Il primo ottobre è vicino. Il giorno in cui la Spagna potrebbe cambiare e vivere una giornata storica è davvero dietro l'angolo. Per quella data, se il governo non riuscirà a bloccare prima il referendum, il popolo catalano avrà l'opportunità di votare per l’indipendenza. Sarà un momento molto delicato della vita politica del paese iberico, che potrebbe cambiare drasticamente anche il volto del calcio spagnolo. Con la Catalogna staccata e indipendente, quattro squadre della Liga (Barcellona, Espanyol, Alaves e Girona) verrebbero infatti automaticamente estromesse dal campionato. A perderci sarebbe anche la stessa nazionale del commissario tecnico Lopetegui, che di colpo perderebbe i diversi giocatori catalani in rosa. Il primo sarebbe Gerard Piquè. Il difensore del Barcellona, da sempre sostenitore della causa indipendentista, è difatti diventato il bersaglio dei tifosi spagnoli che, nel match giocato a Madrid contro l'Italia, lo hanno fischiato e insultato pesantemente.
Pep Guardiola alla guida della nazionale catalana
Estromessi dalla Liga e fuori dalla rosa delle "Furie Rosse", i giocatori "indipendentisti" potrebbero riunirsi nella già costituita nazionale catalana. Nata nel 1904, e tornata in vita dopo lungo periodo di oblio, la selezione della Catalogna (che dal 2009 al 2013 è stata allenata anche da Johan Cruijff), potrebbe dunque schierare un undici di tutto rispetto. Tra i pali potrebbe giocare Kiko Castilla (attuale numero 12 del Real Madrid), mentre in difesa troverebbero spazio Sergi Roberto, Bartra, Jordi Alba e, ovviamente, Gerard Piquè. In mezzo al campo Sergi Busquets, Fabregas e Xavi, mentre in attacco Deulofeu, Bojan Krkic e Jonathan Soriano. In panchina, con il commissario tecnico Pep Guardiola, troverebbero infine posto i vari Aleix Vidal, lo juventino (oggi al Sassuolo) Pol Lirola e Sergi Samper.