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Catalogna, Guardiola inserito nella lista nera dei “ribelli” dalla Guardia Civile

L’allenatore è stato segnalato dalla Guardia Civile, la Gendarmeria spagnola, con l’accusa di aver favorito la mobilitazione per la dichiarazione d’indipendenza unilaterale della Catalogna.
A cura di Marco Beltrami
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Il suo Manchester City sta letteralmente predicando calcio, dominando in Premier e confermandosi una delle squadre da battere in Champions. Non può che essere soddisfatto del suo lavoro Pep Guardiola che però dovrà fare i conti con una grana extracalcistica. L'allenatore infatti è stato segnalato dalla Guardia Civile, la Gendarmeria spagnola, con l'accusa di aver favorito la mobilitazione per la dichiarazione d'indipendenza unilaterale della Catalogna.

Guardiola inserito nella lista dei ribelli per l'indipendenza della Catalogna

Secondo le indiscrezioni del quotidiano El Nacional dunque Guardiola è stato inserito nell'elenco dei cosiddetti "ribelli" considerati i responsabili della manifestazione dello scorso 11 giugno che aveva come fine, sostenere l'indipendenza unilaterale della Catalogna. L'allenatore ex Barcellona dal canto suo non ha mai nascosto di essere a favore dell'autonomia catalana come confermato dalla sua adesione alla lista Junts pel Sí" in occasione delle elezioni del novembre del 2015 e anche dalla partecipazione a numerose manifestazioni in favore del diritto di decidere per le sorti della Catalogna.

Guardiola in panchina con il nastro giallo, un simbolo usato dai separatisti catalani in Spagna
Guardiola in panchina con il nastro giallo, un simbolo usato dai separatisti catalani in Spagna

L'allenatore del City in panchina con il nastro giallo

In occasione di diverse sfide disputate dal suo City, compresa quella di Champions contro il Feyenoord, l'allenatore catalano si è presentato in panchina con un nastro giallo appuntato sul petto. Un simbolo usato proprio dai separatisti catalani.

Guardiola e Piqué nel mirino della Guardia Civile

Dopo il referendum e l'autonomia autoproclamata, la situazione era degenerata con il commissariamento delle istituzioni regionali e l'incriminazione dei 18 candidati indipendentisti, alcuni dei quali sono ancora in carcere. Guardiola e il suo ex calciatore Piqué, espressosi nuovamente a favore di un maggiore rispetto della volontà del popolo catalano, sono dunque finiti nel mirino della Guardia civile e hanno ricevuto una notifica proprio nel giorno delle nuove elezioni.

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