Castel Volturno, sindaco juventino. De Laurentiis: “Ma vaffa…”
Quando Dimitri Russo, sindaco di Castel Volturno, ha confessato al presidente Aurelio De Laurentiis di essere un tifoso della Juventus s'è sentito (bonariamente) mandare a quel paese con un chiarissimo ‘ma vaffanculo'. Come avere il nemico in casa, il classico insospettabile. A raccontare dell'episodio è stato lo stesso primo cittadino che, attraverso un post pubblicato sulla propria pagina di Facebook, ha spiegato come sono andate le cose e del colloquio con il patron azzurro: "Mentre ero al telefono con il Presidente Aurelio De Laurentis e parlavamo della struttura di Castel Volturno, ad un certo punto mi fa ‘Dimitri, ma come mai non vieni mai allo stadio, a visitarci…', ed io un po' imbarazzato gli rispondo ‘beh, a dire il vero sono juventino'. La sua risposta: Ma vaaaatteneeeeaffaaanculo!".
Perché il massimo dirigente dei partenopei era al telefono con il sindaco Russo? Semplice, perché a Castel Volturno c'è il quartiere generale del Napoli di Rafa Benitez e nell'area dove ci sono i campi d'allenamento utilizzati dai calciatori sono in atto da diversi mesi quei lavori d'adeguamento strutturale che l'allenatore iberico ha chiesto in base alle esigenze quotidiane. E' lì che, nel corso della settimana, il tecnico spagnolo traccia la tabella di marcia, prepara le partite, testa lo stato di forma dei calciatori, ne osserva i movimenti, impartisce lezioni di tattica e schemi. E' lì, lontano da occhi indiscreti, che l'ex manager del Chelsea serra i ranghi in vista di un finale di stagione molto intenso per i colori azzurri: quarti di finale di Europa League contro il Wolfsburg, semifinale di Coppa Italia (gara di ritorno) contro la Lazio e poi – a partire dallo scontro diretto con la Roma – una serie di match per risalire la classifica e provare l'aggancio alla zona Champions.
