Cassano: “Sono stato felice solo una volta, all’Inter. La Juve? La più antipatica”
Antonio Cassano si racconta e lo fa di fronte a dei cronisti davvero speciali. Si tratta dei bambini protagonisti della popolare trasmissione di Canale 5 "Chi ha incastrato Peter Pan", condotta da Paolo Bonolis. Intervenuto nelle vesti di ospite, il classe 1982 di Bari vecchia ancora fermo ai box dopo il rocambolesco addio estivo al Verona, ha risposto a numerose domande sulla sua carriera, regalando le solite dichiarazioni destinate a far discutere.
Cassano e l'amore per l'Inter
La prima domanda è stata quella relativa al gol più bello segnato da Cassano. Il barese ha scelto l'ormai famosa rete in Bari-Inter, la prima della sua carriera in A che gli ha permesso di presentarsi con il botto sul palcoscenico calcistico italiano: "Ho segnato contro l’Inter il mio primo gol e l’ho fatto apposta. È la mia squadra del cuore e mi ha fatto diventare bello, ricco e famoso. Il gol più bello è proprio quello. Un gol bello come il sole".
La felicità dei tempi nerazzurri per il barese
E ai nerazzurri sono associati ricordi dolcissimi. Nonostante le tante esperienze Cassano ha un feeling speciale con i nerazzurri: "Perché mi sono ritirato? Non ho smesso di giocare a calcio, voglio andare nella squadra che mi fa felice. Una sola volta sono stato felice di andare in una squadra col contratto in bianco, ed era la squadra più bella del mondo, l’Inter.
La Juve è la squadra più antipatica, parola di Cassano
Non potevano mancare le stoccare alla Juventus. Cassano conferma di aver detto no ai bianconeri, che considera "antipatici": "La formazione più antipatica? La Juventus. Non mi va a genio. Perché vince tanto molto probabilmente. Ho rifiutato tre volte la Juventus perché là sono tutti inquadrati e io no. Ma va bene così, sono contento di essere interista. A loro segnare mi piaceva di più".
L'addio alla Roma e lo scudetto al Milan
Per chiudere la parentesi sul passato italiano, Cassano ha spiegato i motivi dell'addio alla Roma, ricordando anche la sua parentesi al Milan con la vittoria dell'ultimo titolo per la squadra all'epoca allenata da Allegri: "Non sono rimasto alla Roma perché mi aveva chiamato la squadra più importante del mondo, il Real Madrid. Il Milan? Sono stato fondamentale per l'ultimo scudetto dei rossoneri".
Messi più forte di Maradona, Totti il più divertente
Ma quali sono gli idoli di FantAntonio? Pochi dubbi per Cassano che esalta Messi, considerato più forte di Maradona e il suo ex compagno di squadra e amico alla Roma Totti: "Messi? Ho un amore immenso per lui che è una roba stratosferica, il più importante, più di Maradona, per me Lionel è più forte. Ho avuto la fortuna di giocare con Zidane e Ronaldo, ma quello con cui mi sono divertito di più è Totti, in assoluto.
I litigi con gli allenatori e le simulazioni di Cassano
Tempo anche di ammissioni per il barese che rivela il suo passato turbolento con gli allenatori e le sue simulazioni che spesso e volentieri hanno ingannato gli arbitri: "Ho litigato con tutti gli allenatori tranne che con il mio primo allenatore al Bari, Fascetti. Ci litigo perché loro giustamente devono decidere e io, anche se qui mi vedete buono e tranquillo, in campo sono pesante. Simulazioni? Parecchie volte, magari quando non ce la facevo mi buttavo a centrocampo e ringraziavo l’arbitro per avermi aiutato in quelle situazioni. Ma non ho mai simulato per un rigore per esempio.
Perché le donne preferiscono i calciatori
Passando alla vita privata, i piccoli giornalisti hanno chiesto al calciatore anche il perché della bellezza dei calciatori, e il suo rapporto con la moglie ora che passa tanto tempo a casa: "Perché le donne preferiscono i calciatori? Anche se sei brutto e giochi a pallone diventi bello perché sei ricco. Mia moglie si scoccia di avermi tutto il giorno a casa, sono pesante e guardo calcio tutto il giorno".