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Cassano, e chi lo capisce: “Lascio il Verona, non il calcio”

L’attaccante barese è tornato ancora una volta sui suoi passi manifestando al club la volontà di lasciare la squadra. Alla base della scelta l’eccessivo stress per la lontananza dalla famiglia. E su Twitter conferma: “Non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non me la sento di continuare con l’Hellas Verona…Fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club”
A cura di Marco Beltrami
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L'aveva definita solo pochi giorni fa come "la cazzata più grande della sua vita". Ora quella cazzata, per dirla alla sua maniera, è tristemente destinata a diventare realtà. Antonio Cassano, come riportato da Sky Sport, ha nuovamente deciso di lasciare il club scaligero ma non il calcio giocato. Una scelta questa volta che sembrerebbe escludere clamorosi ripensamenti, al contrario di quanto accaduto la scorsa settimana.

Cassano pronto all'addio al Verona, questa volta definitivo

Alla base del nuovo e clamoroso addio di Cassano al Verona ci sarebbero ancora motivi di carattere familiare. Infatti secondo le indiscrezioni, l'attaccante barese vive un momento di forte stress legato alla distanza dalla famiglia, ovvero dalla moglie Carolina Marcialis e dai due figli Christopher e Lione. Difficile che questa volta il club gialloblu riesca a far tornare sui suoi passi l'ex di Bari, Roma, Milan, Inter e Real Madrid che già nella giornata di oggi potrebbe lasciare il ritiro e rescindere il suo contratto con gli scaligeri.

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La nostalgia per la famiglia di Cassano

Solo pochi giorni fa la situazione si era riproposta, con Cassano che aveva comunicato al club la sua volontà di lasciare per gli stessi motivi legati alla nostalgia per la famiglia adesso distante dopo tanti mesi di vicinanza a Genova. "Un momento di debolezza" per FantAntonio che in una conferenza stampa poi organizzata dal club ha fato pubblicamente dietrofront, rivelando di essere stato aiutato a superare questo momento difficile da compagni di squadra allenatore e società, pronto dunque per affrontare una nuova "scommessa da vincere".

Cassano conferma su Twitter, vuole continuare a giocare ma non a Verona

A confermare il tutto ci ha pensato lo stesso esperto giocatore del Verona che attraverso il profilo Twitter della compagna Carolina Marcialis, ha annunciato di lasciare il Verona, ma non il calcio con queste brevi ma significative parole: "Non ho intenzione di lasciare il calcio, semplicemente non me la sento di continuare con l'Hellas Verona…Fisicamente sto benissimo come dimostrato nei 15 giorni di preparazione ma mentalmente non sono stimolato a continuare in questo club!. Ringrazio il presidente Setti, il ds Fusco, Pecchia e la squadra per la disponibilità concessa",

Cassano-Verona le tappe della vicenda

Un rapporto lampo dunque quello tra la matricola del prossimo campionato di Serie A e Cassano. Tutto è iniziato il 10 luglio con l'annuncio ufficiale della firma di Cassano e il sogno del ritorno in campo dei "gemelli del gol" in coppia con Pazzini dopo le perle ai tempi della Samp. L'entusiasmo dei tifosi non è servito però al barese che il 18 luglio ha deciso a sorpresa di ritirarsi, spiazzando tutti. Una scelta rientrata dopo poche ore, nella stessa giornata, con la dirigenza abile a lavorare sul ragazzo convincendolo a rimanere alla corte di Pecchia. Una situazione però di calma solo apparente, visto che il 24 luglio, tutto è stato definitivamente compromesso dal nuovo annuncio di Cassano pronto a lasciare il Verona ma non il calcio giocato.

Il colpo di scena: Non gioco più a calcio

Finita? Niente affatto. Nella stessa giornata arriva un altro dietrofront sempre a mezzo Twitter, attraverso il profilo della moglie Carolina: "Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto alla fine ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio. Chiedo scusa alla città di Verona, a tutti i tifosi, al presidente Maurizio Setti, al direttore sportivo Filippo Fusco, all'allenatore Fabio Pecchia, ai miei compagni di squadra e allo staff medico e tecnico. Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita, e in questo momento sento che la mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie".

Il presidente, Setti: Non ce la fa con la testa

La reazione del presidente del Verona è tanto amara quanto sorpresa: "Questo ragazzo non ce la fa di testa – ha ammesso il massimo dirigente, Setti -. Anche se fisicamente e atleticamente sta molto bene. Professionalmente non gli si può rimproverare nulla, evidentemente non riesce a rimanere sereno e lucido in un gruppo e vuole restare a casa".

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