Cassano: “Dolore straziante, è uno dei giorni più brutti e tristi della mia vita”
Un ricordo particolare di Riccardo Garrone arriva dall’amministratore delegato della Juventus, Beppe Marotta: "Fu indispensabile nella gestione di Cassano, Garrone era una persona saggia e ricca di valori. Un imprenditore di successo e per me un punto di riferimento, lo ricorderò sempre. Se sono alla Juventus lo devo anche a lui". A proposito di Fantantonio, così il calciatore nerazzurro (ex dei liguri) ha voluto esprimere il suo cordoglio per la scomparsa dell'ex presidente blucerchiato. "Un dolore straziante, oggi è uno dei giorni più brutti e tristi della mia vita. Rimarrai per sempre nel mio cuore e ti vorrò bene per sempre".
La lite furibonda. Nessuno dimentica il rapporto straordinario tra il presidente e Fantantonio, gli abbracci in campo dopo i gol, il valzer accennato negli spogliatoi dopo le vittorie blucerchiate. E nessuno dimentica quel 26 ottobre 2010, quando gli insulti di Cassano spezzarono il cuore e il rapporto di fiducia che Garrone aveva con il fantasista barese. Nella sala riunioni del centro "Mugnaini", a Bogliasco, il presidente chiese a Cassano di presenziare al premio "Rete d’Argento" a Sestri Levante, ma il barese rifiutò. Garrone provò a insistere spiegandogli che ci teneva molto e che si trattava di restare pochissimo tempo. Fantantonio rispose in maniera poco elegante "Figurati se vado in quell’albergo di me…" e allora gli animi si scaldarono. Il presidente sbottò, dicendo "Chi ti credi di essere?" E allora Cassano se ne andò sbattendo la porta e gridandogli parolacce. "Vecchio di me…, figlio di bo…", una sequela di volgarità che non restarono impunite.