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Caso Neymar, il padre pretende garanzie giuridiche e fiscali per il figlio

Per il fenomeno brasiliano del Barcellona non sono tutte rose e fiori: splendido in campo ma perseguito fuori dal suo ex club il Santos che ne chiede la sospensione per sei mesi e dal fisco spagnolo che lo tormenta da mesi.
A cura di Alessio Pediglieri
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Fenomeno in campo, bistrattato fuori. Neymar Jr se sul terreno di gioco delizia e vizia i propri tifosi con prestazioni da cineteca come l'ultimo successo a suon di gol, assist, tunnel e magie nel Barcellona fuori dal campo continua il momento difficile tra paparazzi troppo invadenti e i problemi col fisco e con l'ex squadra del Santos che ne richiede la sospensione. Proprio su quest'ultimo argomento è intervenuto il padre del giocatore pretendendo dal Barcellona una tutela sia giuridica che fiscale per evitare ulteriori problematiche.

In un'intervista al giornale Sport in Brasile, Neymar da Silva Santos ha analizzato i problemi legali che hanno coinvolto il figlio da quando è arrivato a Barcellona dal Santos, ed ha esposto categoricamente quali siano le condizioni richieste dal club catalano perchè suo figlio possa rinnovare: "sicurezza giuridica e fiscale, da parte del club. Abbiamo un contratto di tre anni. Ma anche se Jr è contento,  stiamo soffrendo un enorme insicurezza fiscale che riguarda la pianificazione della carriera futura qui in Spagna. Abbiamo bisogno che questi problemi finiscano. Come possiamo prolungare il contratto con una instabilità fiscale? Devo dire che è una situazione abbastanza diffusa: stiamo vedendo che molti giocatori stanno soffrendo sanzioni fiscali e questo ci preoccupa".

Fra tre anni potrebbe concludersi la storia di Neymar e il Barça ma la volontà è quella di trovare un accordo per prolungare il contratto: "Siamo felici che Neymar ha scelto di giocare qui ed è estremamente felice a Barcellona perché il club è diverso dagli altri… Ma non si può giocare a calcio così tanto tempo e poi essere sorpresi per una causa o un'indagine che destabilizza il giocatore e la famiglia. Pertanto, vorrei sapere chiaramente come possiamo essere tassati in Spagna."

Intanto c'è la spada di Damocle del Santos che chiede sei mesi di squalifica per la conclusione del contratto impropria. "Sono due anni che ci sono persone che cercano di destabilizzare: tutto ciò che dice Santos FC, sia l'attuale che il presidente precedente, non ha nulla a che fare con quello che dicono i documenti. Nessuno ha indagato fino a quando siamo arrivati ​​a Barcellona. Tutto è nato da denunce di terzi e tutte le indagini che sono in atto non si fondano su nulla se non sul sentito dire".

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