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Caso Mahrez: non si allena perché ‘depresso’ e intanto chiede garanzie per l’estate

Dopo il mancato passaggio al Manchester City l’algerino è caduto in ‘depressione’ e non si può più allenare. Una posizione difficilmente difendibile ma che il Leicester – e il sindacato – vogliono risolvere senza ulteriori traumi. Intanto, Mahrez ha chiesto precise garanzie sulla cessione nel mercato estivo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non accenna a concludersi il braccio di ferro tra l'algerino Mahrez e il club inglese del Leicester. Una tensione oramai arrivata ai limiti del paradosso con il giocatore che ha deciso di attuare una propria ritorsione nei confronti della società che a gennaio non gli ha permesso di firmare con il Manchester City che pur lo aveva richiesto e aveva pronti 70 milioni. La società inglese, intanto, ha deciso di continuare per la propria strada: Mahrez è un tesserato, regolare fino a fine stagione e senza allenamenti – disertati dall'inizio di gennaio – non può giocare. Così è finito fuori rosa.

La mancata cessione al City

Ma adesso la telenovela inglese si è arricchita di una nuova puntata: è infatti spuntato il sindacato dei giocatori, che ha deciso di provare la mediazione, difficile e complicata sia per la scelta delle parti in questione di non scendere a compromessi, sia per l'evidente conflitto di interessi per cui la difesa ultima è verso il giocatore.

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Intanto lo stesso Riyad Mahrez ha chiesto al Leicester garanzie sulla cessione nel prossimo mercato estivo come condizione per tornare ad allenarsi. Un aut aut chiaro e preciso che non ammette repliche, da parte dell'algerino. Una forma di protesta dichiarata dopo il mancato passaggio al Manchester City che per averlo era arrivato ad offrire 65 milioni di sterline (circa 74 milioni di euro) nella finestra invernale.

La ‘depressione' di Mahrez

Un'offerta scaduta il 31 gennaio e proprio dal giorno dopo Mahrez non si e' piu' presentato ai campi di Belvoir Drive. Il giocatore, 26 anni, aveva chiesto con insistenza di cambiare maglia, arrivando a mettere nero su bianco il proprio desiderio, ma il Leicester non lo ha accontentato. Da qui lo stato di "depressione" che gli impedisce di allenarsi, hanno spiegato dallo staff del nazionale algerino. Che intanto non e' stato convocato anche per il match di sabato (il terzo in cui le Foxes scendono in campo senza l'algerino), quando il Leicester farà visita proprio al City.

La posizione del sindacato calciatori

Per la protesta prolungata ed eclatante, è sceso in campo anche il capo del sindacato dei calciatori (Pfa), Gordon Taylor, che vuole che si risolva il prima possibile:

Se serve il nostro aiuto siamo pronti a intervenire. Siamo in contatto con il club e con il giocatore, il Leicester deve cercare di essere paziente e comprensivo. Speriamo che Mahrez capisca la situazione, prima se ne esce e meglio è per tutti

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