Caso biglietti: per Roma-Liverpool tagliandi venduti a 3.500 euro. Allertato l’Antitrust
Non è solo una questione di soldi ma è pur sempre guardarsi in tasca e capire cosa si possa spendere per vedere una partita di calcio. Anche se importante, storica, fondamentale, come una semifinale di Champions League. E per la sfida tra Roma e Liverpool c'è un problema biglietti serio: prezzi folli, una vendita parallela ai canali ufficiali che ha fatto lievitare il costo di ogni singolo tagliando fino a creare un vero e proprio allarme complessivo.
Avvisato l'Antitrust
Ovviamente la faccenda non è sfuggita all'Unione Nazionale Consumatori che si è rivolta all'Antitrust per la salvaguardia dei tifosi: "Chiediamo all'Authority di aprire un nuovo procedimento sul fenomeno del secondary ticketing sia per accertare se sono state adottate sufficienti misure antibagarinaggio e per evitare ed annullare acquisti plurimi, sia per verificare eventuali irregolarità nella distribuzione e nella vendita dei biglietti" Un appello che adesso aprirà di certo una verifica delle autorità per controllare la vendita dei tagliandi.
Prezzi folli
i costi dei biglietti sono improponibili: per una Curva Nord che di solito in queste occasioni si aggira sui 65 euro di listino ci vogliono da 390 a 450 euro. Peggio per i distinti (85 euro in media) ma adesso ce ne vogliono già più di 700. Per una tribuna Monte Mario (da 160 a 200 di listino) si va da 1.500 a 3450 euro. Più che biglietti per Roma-Liverpool anche se è un ritorno della semifinale di Champions League (in programma allo Stadio Olimpico il prossimo 2 maggio) sembrano tagliandi forgiati nell'oro. Una esagerazione che ha già fatto infuriare i tifosi giallorossi.
Ovviamente sotto osservazione c'è la vendita online dove appaiono tagliandi a disposizione quando sembrerebbero già esauriti. C'è l'ombra del bagarinaggio e della vendita clandestina che spesso in questi casi coinvolge anche gli eventi sportivi più importanti, come la Champions League