Caro Adani, paragonare Cristiano Ronaldo a Maradona è una supercazzola
La condizione fisica è la discriminante che Daniele Adani, opinionista di Sky Sport, tira in ballo per azzardare un paragone tra Cristiano Ronaldo e Diego Armando Maradona. Che banalità. E' come scoprire l'acqua calda. E non c'è bisogno di essere tifosi della Juventus o del Napoli, particolari esperti di calcio o addetti ai lavori specializzati per capire che se sulla palla ci arrivi in ritardo (o non ci arrivi proprio) puoi avere tutta la classe del mondo ma verrai sovrastato dagli avversari. Una supercazzola bonaria, di quelle da bar dello sport, di quelle che il conte Raffaello Mascetti avrebbe infarcito di argomenti ‘brematurati' e pensieri ‘con lo scappellamento' all'insegna del clima goliardico di Amici miei.
Ronaldo è un professionista incredibile, esemplare quando si nasconde prima di andare a segnare – ha ammesso Adani in un'intervista a Radio Deejay -. Maradona nel calcio di oggi farebbe fatica, per quanto fenomenale, perché farebbe sì la grande giocata per prendersi la scena, ma senza una condizione fisica come quella di Cristiano non si va da nessuna parte. Il portoghese è l’emblema del professionismo.
Come si fa a paragonare CR7 e l'ex Pibe de Oro prendendo come metro di giudizio solo l'atletismo e ipotizzando termini di rendimento? Come si fa a dire "per quanto fenomenale, Maradona nel calcio di oggi farebbe fatica"? Come si fa a raffrontare il calcio di oggi con quello di 30 anni fa? Come si può con tanta semplicità discernere sulla magia, sulla classe, sulle doti soprannaturali del Diez argentino? Come si fa a ridimensionare così uno che prese in prestito la mano de dios e la usò per dare una scoppola alla perfida Albione? Come si fa a dimenticare il gol del secolo entrato nella leggenda del calcio internazionale assieme alla rovesciata di Pelé?
Come si fa a non ricordare che quel Maradona trascinò alla vittoria della Coppa del Mondo l'Argentina nel 1986 e nel '90 la portò in finale? Come si può omettere che senza quel Maradona il Napoli non avrebbe mai vinto 2 scudetti e una Coppa Uefa con una squadra non certo composta da top player? Come si può svilire cosa ha rappresentato e cosa rappresenta ancora oggi il mito di Diego (nel bene e nel male) per una nazione e un popolo? Un accostamento che non lascia indifferenti e suscita qualche perplessità sull'opportunità di esternarlo. Conte Mascetti pemettendo.