Osti, che scatto: il ds della Samp blocca uno spacciatore in fuga

Quella di ieri è stata una mattinata decisamente movimentata per Carlo Osti: 59enne dirigente della Sampdoria. Il direttore sportivo blucerchiato, tornato a Piacenza anche per sbrigare alcune pratiche personali, si è infatti trovato nel mezzo di un'operazione antidroga e ha addirittura aiutato un carabiniere in borghese a fermare uno spacciatore in fuga. "Ero in Posta per pagare un bollettino, quando ho sentito un po' di confusione che arrivava da fuori – ha raccontato il ds al "Secolo XIX" – C'era un carabiniere in borghese che inseguiva un giovane di colore e urlava ai passanti di aiutarlo. In quel momento in strada c’eravamo solo io e un negoziante. Il ragazzo era stanco e per noi è stato relativamente semplice bloccarlo e chiuderlo in un viottolo laterale. Poco dopo è arrivato il carabiniere in borghese che, pistola in pugno, lo ha atterrato e ammanettato".
La corsa del direttore sportivo
Una scena da film, che il dirigente di Massimo Ferrero difficilmente scorderà: "Quando l’ho visto sdraiato, con la testa a terra, mi ha fatto un po' pena – ha continuato Osti, durante la sua ricostruzione – Non sapevo neppure perché veniva arrestato, avevo sentito parlare di un telefonino rubato in un bar e mi sembrava fin troppo duro come provvedimento. Quando invece è venuto fuori che in realtà era un’operazione antidroga, e quel giovane aveva spacciato, allora la cosa è cambiata. Non mi era mai capitato niente di tutto ciò, o meglio, avevo già inseguito e abbattuto dei fuggitivi, ma erano attaccanti e io avevo trent’anni meno di oggi". Prima di sedere dietro ad una scrivania, Carlo Osti fu infatti un onesto difensore cresciuto nella scuola calcio di Conegliano e passato anche da club come Udinese, Atalanta, Juventus e Piacenza: società con la quale mosse i primi passi da dirigente, grazie al primo incarico di responsabile del settore giovanile".