Caprari, da raccattapalle alla Roma a nuova scommessa di Giampaolo
Pupillo di Zeman, cresciuto alla Roma ma esploso a Pescara, sedotto e abbandonato dall'Inter. Questa, in estrema sintesi, la storia calcistica di Gianluca Caprari, attaccante classe '93, ceduto alla Sampdoria dai nerazzurri – che lo avevano acquistato a gennaio scorso – nell'ambito del munifico affare-Skriniar. L'eclettico giocatore di origini romane resta così in serie A, dopo averla persa sul campo con il Pescara.
Il tira e molla con la Roma e il maestro Zeman
I suoi primi passi nel mondo del calcio sono all'Atletico 2000, dove è il padre ad allenarlo, quindi dopo quattro anni il passaggio alla Roma, dove compie l'intera trafila nelle giovanili. Curiosità legata ai giallorossi: nel 2008, in occasione della gara vinta col Palermo, è lui il raccattapalle lesto a mettere la palla sulla lunetta del corner per la battuta che sorprende tutti e regala la vittoria a Totti e soci. L'8 marzo 2011 debutta in prima squadra nella partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro lo Shakthar Donetsk (persa 3-0) e il 7 maggio fa altrettanto in A contro il Milan. Da questo punto in poi la sua carriera si trasforma in un andirivieni sulla tratta Roma-Pescara.
Nel gennaio 2012 approda in maglia biancazzurra voluto da Zeman e chiude il primo scorcio di campionato con 3 gol in 13 gare, quindi resta anche l'anno successivo in serie A, dove colleziona 24 gare e 2 gol. Nel 2013 il ritorno in giallorosso, ma dura poco: a fronte di una sola presenza a gennaio sceglie di tornare in riva all'Adriatico, dove dopo due stagioni di ulteriore apprendistato, nel 2015-2016 contribuisce in maniera significativa alla promozione in A, come dimostrano i 13 gol e 12 assist. Il resto è storia recente. L'anno scorso in A le cose non vanno come nelle attese. Gianluca è protagonista, mette insieme 9 gol, 2 assist, con 5.86 di media e 6.4 di fantamedia, a fronte anche di due errori dal dischetto.
Jolly d'attacco con tanti gol in canna
Esterno offensivo, di fisico esile e sgusciante (171 centimetri per 72 chilogrammi), ha visione di gioco, senso della posizione, dribbling e buoni numeri che lo rendono capace di svariare su tutto il fronte d'attacco. Può giocare indifferentemente nel ruolo di seconda punta, o di attaccante largo in un tridente. Si sacrifica molto in fase difensiva: qualità che lo mette potenzialmente in prima fila nella lista dei giocatori preferiti di Giampaolo.
Cosa fare al fantacalcio
Il fatto che, pure a margine di una stagione negativa e sfortunata, sia riuscito a sfiorare la doppia cifra (ampiamente alla portata), peraltro in una squadra retrocessa a gennaio, dà l'idea delle potenzialità del ragazzo. La Sampdoria potrebbe essere il suo definitivo trampolino di lancio. Con Quagliarella può comporre un tandem ben complementare per caratteristiche. Giocatore potenzialmente da seconda fascia d'attacco.
