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Caos Turchia, il ministro Spadafora scrive all’Uefa: “Cancellate la finale di Istanbul”

Il ministro dello sport italiano, alla luce del grave attacco turco ai curdi e dopo le proteste dell’opinione pubblica, ha scritto una lettera al presidente dell’Uefa, Alexander Ceferin, per chiedergli formalmente di cambiare la sede della prossima finale di Champions League: ad oggi in programma nel prossimo maggio proprio ad Istanbul.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo le proteste del movimento #NoFinaleChampionsaIstanbul, che ha chiesto all'Uefa di annullare la finale di Champions League in programma il prossimo 30 maggio ad Istanbul a causa dell'attacco turco ai curdi, anche la politica italiana è entrata in campo per chiedere ufficialmente la cancellazione della partita. Il ministro dello Sport italiano, Vincenzo Spadafora, ha infatti scritto al presidente dell'Uefa Alexander Ceferin per chiedergli di annullare l'incontro del prossimo maggio alla luce "dei gravissimi atti contro la popolazione civile curda e dell'intervento con il quale l'unione europea condanna l'azione militare della Turchia".

Sul delicato tema della scelta della sede della prossima finale europea, si è espresso nelle ultime ore anche Michele Uva: "È ovvio che tutte le cose vanno viste e discusse dentro l'Esecutivo, revocare una finale è un atto forte e penso che adesso non siamo nelle condizioni di poterne parlare e discutere. Col Comitato esecutivo e il presidente Ceferin valuteremo insieme le situazioni ma mi sembra prematuro parlare di sanzioni a questo livello".

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Il saluto militare dei giocatori turchi

Nell'intervista rilasciata ai microfoni di ‘Radio Anch'io Sport' su RadioUno, il vice presidente Uefa ha inoltre commentato il saluto militare dei giocatori turchi dopo la gara con l'Albania: "Il momento politico non è dei migliori e anche se c'è una separazione netta fra gli aspetti politici e quelli sportivi, il calcio non può fare finta di nulla rispetto a quello che sta succedendo".

"Federazioni, giocatori e allenatori sono sottoposti a regole precise e una violazione di queste regole comporta delle indagini suppletive ed eventualmente delle sanzioni – ha concluso Michele Uva – Ma di questo se ne occuperanno gli organi inquirenti e giudicanti della Uefa. Cosa mi aspetto stasera da Francia-Turchia? Una bellissima partita di calcio. Spero che i tifosi dimostrino di amare il calcio senza andare nell'ambito politico".

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