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Caos Lazio, Tare: “Se Bielsa viene chiamato loco ci sarà un motivo”

Durissima conferenza stampa della società biancoceleste. Tare spiega: “Pato ha detto no, ecco tutti i nomi che abbiamo trattato per Bielsa”. Poi tocca a Lotito che però non vuole domande: e i cronisti abbandonano la sala stampa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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In caso Lazio ormai volano gli stracci. L'addio di Marcelo Bielsa, che ha rinunciato all'incarico di tecnico biancoceleste, ha ulteriormente aggravato la crisi tra la società e la tifoseria. Nella conferenza stampa organizzata dalla società capitolina in risposta alla rinuncia di Bielsa, l'aria tesa si è percepita fin da subito: e quando Claudio Lotito ha annunciato che non avrebbe risposto ad alcuna domanda, la reazione è stata durissima. "Questa è una deroga al mio convincimento di non parlare con i media", ha detto il patron biancoceleste, "con voi giornalisti non parlo da un anno, se non vi interessa potete andare via".

Detto fatto: i cronisti hanno prontamente abbandonato la sala, e le parole di Lotito sono proseguite nell'imbarazzo di una stanza vuota. Poco prima avevano parlato invece l'avvocato Gentile della Lazio ed il direttore sportivo Ighli Tare, che ha raccontato invece nei dettagli l'intera vicenda legata a Marcelo Bielsa ed il mercato biancoceleste. "Ci incontriamo di domenica, lunedì prolunga la sua permanenza perché in questi due giorni gli è stato spiegato il nostro mondo, il mondo Lazio", ha chiarito Tare, "questo per dare la possibilità di dargli una scelta di continuare o no prendere in considerazione questa proposta".

"Lui accettava un solo anno di contratto, più accordo verbale in cui se faceva un bel lavoro poteva allungare", ha proseguito il diesse biancoceleste, "e con questo accordo ci siamo lasciati, pur toccando altri argomenti sull'aspetto contrattuale. Dopo l'ok, Calveri è andato a Rosario per avere la firma". Poi il tecnico argentino avrebbe colpito positivamente la società laziale: "Aveva un dossier molto ampio, aveva visto 5 partite di ogni giocatore, conosceva anche la primavera e questo mi colpì, era un professionista".

Poi però qualcosa è cambiato. "Ci ha chiesto un terzino e un attaccante esterno come Candreva, che come sapete vuole andare via", ha aggiunto Tare, che poi ha chiarito tutti i nomi trattati dalla Lazio. "Ajeti ero andato anche in Francia per vederlo da vicino, ma alla fine disse che era meglio di no. Diego Llorente abbiamo provato a prenderlo, era in prestito dal Real Madrid al Rajo Vallecano, ma lui voleva restare in Spagna", ha spiegato, "per Mammana del River abbiamo cercato di far cambiare idea al giocatore, ma ormai era andato al Lione. Morel del Lione è stato contattato, la sua volontà era di venire, ma tre giorni fa abbiamo avuto la risposta del Lione, era incedibile. Il quarto giocatore era Caio, ma ora è impegnato con la Libertadores e Olimpiadi. Per la fascia sinistra c’erano diversi opzioni, Bielsa propose Bousejour, noi abbiamo proposto Valencia e lui ha detto sì", ha chiarito, "abbiamo l’ok del giocatore, ma le tempistiche non possono essere decise dalla Lazio. Ci sono i tempi che ci vogliono".

Ed ancora: "Su Pato avevo dei dubbi. Mi ha garantito che se allenato da lui poteva fare bene, bisognava fare di tutto per portarlo a Roma", ha aggiunto ancora Tare, "Pato voleva un contratto alto, vicino al contratto di Klose, poi però la sua intenzione era di terminare il contratto col Corinthians e per motivi personali non poteva venire. Bielsa era stato informato da terzi su cifre che non erano vere", ha precisato, "ed io gli ho detto ‘se le cifre non sono queste mi dimetto'. Non so chi, ma so che alcune persone gli hanno detto che tanta gente cercava di mettergli i bastoni tra le ruote". Infine, un'amara chiusura: "Pensavo e speravo che il nostro rapporto potesse essere qualcosa di bello: ma se si chiama "Loco" un motivo ci sarà".

 
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