Caos Lazio, gelo dei tifosi: venduti solo 11 abbonamenti
Il caos in casa Lazio continua. Dopo il caso Marcelo Bielsa, con il tecnico argentino che si è tirato indietro dalla guida tecnica della squadra all'ultimo minuto, i tifosi biancocelesti hanno di fatto ripreso l'ascia di guerra nei confronti della società biancoceleste. Un mercato finora deludenti, i pezzi pregiati in lista di sbarco, pochi nomi in entrata: inevitabilmente, il malcontento della tifoseria si è sfogato sull'unica cosa che sta a cuore ad ogni società, ovvero il fatturato.
La risposta all'apertura della campagna abbonamenti della Lazio è stata fortissima: nella prima giornata, infatti, sono stati staccati appena undici abbonamenti. Un dato catastrofico, che ben certifica la disaffezione della tifoseria alla squadra. Proprio oggi, Lotito "festeggia" i dodici anni di presidenza alla Lazio: ma il regalo dei tifosi è di quelli che proprio non sono graditi. Il grido è unanime: da "libera la Lazio" a "Lotito vattene", ormai è un leit-motiv continuo. Tanto che ad Auronzo di Cadore, sede dal 2008 dei ritiri della Lazio, sono apparse scritte di contestazione inequivocabili.
Il problema è che non sembra esserci, al momento, una via d'uscita: la tifoseria è già da tempo in rottura con Lotito, e la vicenda Bielsa ha dato il colpo di grazia. L'ormai certa partenza di Candreva, dopo quella già duramente digerita di Klose, il caso Keita, una campagna acquisti giudicata insoddisfacente: per i tifosi biancocelesti il futuro è grigio. La Lazio ha un mese di tempo per far riaffezionare i propri tifosi: per ora appare certo che Lotito eviterà di farsi vedere sabato, in occasione dell'amichevole contro la Spal. Del resto, il capro espiatorio dei tifosi biancocelesti resta sempre e solo lui. Ed allora, meglio lavorare in disparte in attesa di tempi migliori.