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Cantona mette a disposizione una casa per i rifugiati

L’ex gloria francese dello United non dimentica: ” Conosco bene questa situazione, è accaduto ai miei nonni quando sono scappati dalla Spagna di Franco per rifugiarsi ad Argeles sur mer dopo aver attraversato a piedi i Pirenei, penso che questa sia la nostra storia”.
A cura di Marco Beltrami
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Un talento cristallino, un carisma notevole, ma anche un carattere tutt'altro che semplice. L'ex grande gloria del Manchester United Eric Cantona, è passato alla storia per i suoi numeri in campo e per il famigerato calcione al tifoso del Crystal Palace, reo di averlo insultato a bordo campo. Il classe '66 è tornato a conquistare le prime pagine dei quotidiani francesi con un'iniziativa benefica che non è passata inosservata. Cantona infatti ha annunciato ai microfoni di France inter radio di voler mettere a disposizione dei rifugiati un'abitazione di 50 metri quadrati dotata di ampio giardino, per un un periodo di almeno due anni. Un modo di cercare di rendersi utile alla luce dell'emergenza migranti che sta colpendo anche la Francia. A convincere l'ex numero 7 dei Red Devils a fare questo passo è stata la sua esperienza personale: il transalpino infatti non ha dimenticato che i suoi nonni materni hanno lasciato la Spagna in quanto repubblicani e dunque in aperto contrasto con il regime oppressivo di Franco, fuggendo in Francia con dopo un viaggio a piedi culminato anche nell'attraversamento dei Pirenei.

Cantona ha specificato: "Per un anno i rifugiati non hanno diritto al lavoro, quindi se li ospiti devi preoccuparti anche di farli mangiare visto che non possono guadagnare. Conosco bene questa situazione, è accaduto ai miei nonni quando sono scappati dalla Spagna di Franco per rifugiarsi ad Argeles sur mer dopo aver attraversato a piedi i Pirenei, penso che questa sia la nostra storia”. La speranza di Eric Cantona è che il suo esempio non rimanga isolato, come confermato anche in un'intervista a Le Parisien: "Sarebbe bello se i 65 milioni di francesi fossero tutti disposti ad accettarli. Creiamo guerre per motivi economici e quindi la gente è costretta a lasciare la propria casa perché abbiamo creato il caos, e non siamo nemmeno in grado di accoglierli. Noi non vogliamo dare il benvenuto ai rifugiati perché il 55 per cento dei francesi sono contrari e perché il Fronte Nazionale aumenta in termini di popolarità".

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