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Cannavaro: “Al Napoli è mancata cattiveria. Higuain? Straordinario”

Per l’ex difensore azzurro il secondo posto è meritato, ma si poteva puntare più in alto: “Ci voleva più determinazione e sarebbero arrivati più punti”. Poi sul Pipita dei record: “Già al Real era un grande, oggi è un vero leader e trascinatore”
A cura di Alessio Pediglieri
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Fabio Cannavaro ha le idee chiare su quanto avrebbe potuto fare quest'anno il Napoli di De Laurentiis: vincere lo scudetto, giocarsela alla pari con la Juventus e regalare un sogno ai propri tifosi. E sa anche perché non c'è riuscito: è mancata cattiveria, determinazione nel raggiungimento dell'obiettivo prefissato. E' questa la differenza tra i bianconeri e partenopei, nessun gap tecnico o tattico, solamente una questione mentale, d'approccio ad ogni singola partita e nella gestione della resa. Il secondo posto nella classifica della Serie A, comunque, è un ottimo risultato su cui costruire.

"Certo c'è rammarico perché si sono fatti recuperare molti punti dalla Juve: questa stagione il Napoli avrebbe potuto vincere lo Scudetto. Però è stato il primo anno di Sarri, i giocatori dovevano conoscere un sistema di gioco nuovo e l'anno prossimo si ripartirà da una base diversa. Ma in questa stagione si poteva già puntare in alto" ha detto in una intervista rilasciata a Sport Mediaset. "Guardando la classifica oggi, la seconda posizione è giusta perché ci sono stati troppi errori".

Un applauso ovviamente a Sarri, ottimo allenatore al debutto in una piazza esigente, che ha saputo valorizzare la rosa e proporre un calcio bello e concreto. Da un punto di vista tattico e tecnico dunque poco o nulla da rimproverare o da desiderare rispetto alla Juventus, prima con merito, se non quella "cattiveria" che avrebbe potuto dare più punti: "Cosa manca al Napoli per ridurre il gap dalla Juve? Secondo me è mancata semplicemente la cattiveria. La Juventus a un certo punto era a meno 11 punti, adesso è sopra di 9: sono veramente molti punti recuperati. In certe circostanze bisognava essere più cattivi".

Infine, ovvio accenno alla straordinaria stagione del Pipita, uomo gol come nessuno, stando alla classifica dei marcatori in serie A, capace di segnarne 33 in 34 partite. Numeri da altri tempi, da altro calcio. Un merito in più per un giocatore che è l'oro di Napoli e che rappresenta anche il futuro del club, detto da chi ne è stato compagno di squadra al Real Madrid e lo conosce benissimo: "Higuain resta a Napoli? Questo dipende da tante cose lui a Napoli sta benissimo ma è anche vero che quando un giocatore fa tutti questi gol, le sirene arrivano e dipenderà dalla società. Lui è un grande, già a 19 anni si vedeva tutto il suo potenziale, quest'anno ha fatto una stagione straordinaria non solo per i 33 gol ma per come è stato leader in campo, mi è piaciuto molto il suo atteggiamento verso i compagni"

 
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