Candreva, eurogol e infortunio sotto la Curva

Nel bene e nel male, il protagonista della vittoria della Lazio è Candreva che, oltre ad assist preziosi, regala alla platea dell'Olimpico un gol (il quarto in campionato) d'alta scuola. Lo inventa alla sua maniera, un mix di classe, potenza, precisione: decentrato sulla sinistra, palleggia ai margini dell'area di rigore, punta i difensori e li salta come birilli, s'apre un varco, non è molto ma può bastare e spara all'incrocio un tiro d'interno collo che manda ko il Palermo. E' il colpo ferale che piega in due i siciliani e fa esplodere i tifosi: capitolini al quarto posto, a due punti dal podio che regala la Champions (sia pure attraverso il passaggio dei playoff) e col Napoli di Rafa Benitez nel mirino.
Tutto molto bello, applausi a scena aperta e corsa sotto la Curva per abbracciare – idealmente – i tifosi. Il diavolo, però, ci mette la coda, Candreva scivola sul cemento e va sbattere contro le grate nei pressi della Nord: il sorriso si spegne sulle labbra, dall'urlo di gioia si passa alla smorfia di dolore. La botta ha provocato conseguenze più grave del previsto: il ginocchio duole, a caviglia destra pure fa i capricci ed è costretto ad alzare bandiera bianca chiedendo il cambio. Pioli lo sostituisce con Onazi ma quel gol da cineteca regala dolci emozioni alla Lazio.
La fiducia del tecnico. "Abbiamo giocatori di qualità e loro possono trovare le giocate importanti – ha ammesso Pioli a Rai Sport nel dopo partita -. Non è stata una partita facile, perché il Palermo è un'ottima squadra e ci ha messo in difficoltà specie nel primo tempo. Terzo posto? E' giusto che i miei ragazzi siano ambiziosi. Mancano 14 partite, ci proveremo. Candreva? Nulla di grave, un infortunio fortuito dopo l'esultanza sul gol".