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Campionato Beretti, follia a Melfi: dirigente tenta di investire i giovani del Taranto

Incredibile episodio quello accaduto lo scorso 5 novembre. Mano pesante del Giudice Sportivo: squalifica fino al 30 giugno 2018 per il dirigente del Melfi e 2.500 di multa alla società. Versioni contrastanti tra le due squadre. I lucani: “Ha ricevuto offese per un lutto recente, nessun tentativo di investimento”, i pugliesi: “Falso, ed ha provocato lui per primo”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Incredibile e gravissimo episodio accaduto nel campionato Berretti, l'equivalente del campionato Primavera riservato alle squadre di Lega Pro. Un dirigente del Melfi, dopo il match dello scorso 5 novembre contro il Taranto, ha tentato di investire con la propria automobile i giovani calciatori avversari, per poi danneggiare la porta dello spogliatoio ospite con un bastone, finché non è stato fermato da altri dirigenti della propria squadra.

Davanti ad un episodio del genere, il Giudice Sportivo ha avuto la mano pesantissima: squalifica ed inibizione fino al 30 giugno 2018 per il dirigente del Melfi responsabile dell'accaduto, ovvero Giuseppe De Biase. La società lucana si è vista anche infliggere una multa di 2.500 euro. E dire che, sul campo, il Melfi aveva anche vinto la partita per 1-0 sul Taranto, e dunque non vi erano stato certo "furore agonistico" a causare l'insensato gesto del dirigente lucano.

"Dopo il triplice fischio, visto il finale concitato, ho chiesto ai ragazzi di far rientrare prima gli ospiti negli spogliatoi, anche se la situazione sembrava tranquilla", ha spiegato Natale Iorio, responsabile del settore giovanile del Melfi, "purtroppo il nostro dirigente è stato attaccato verbalmente da alcuni ragazzi del Taranto, ricevendo offese negli affetti che gli hanno rievocato un lutto recente. Siamo mortificati per l'accaduto, ma non è vero che ha provato a investire i loro ragazzi".

Versione diversa invece quella del Taranto: "Gli insulti sono partiti dal dirigente del Melfi e i nostri ragazzi hanno risposto per le rime", spiega Marco Capone, responsabile del settore giovanile del club pugliese, "e li abbiamo già redarguiti per questo. Ma nessuna offesa può giustificare una reazione del genere: è arrivato a dieci centimetri dallo spogliatoi con la sua macchina, poi ha colpito a più riprese la porta dello spogliatoio. Per fortuna il nostro mister l'ha chiusa non si è fatto male nessuno. Con il Melfi, comunque, i rapporti restano ottimi".

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