Callejon il ruolo è giusto: da trequartista ritrova il gol

Ci sono volute 26 giornate di campionato – a cavallo tra le due stagioni – per vederlo tornare al gol in serie A, ma anche al netto delle reti segnate, che l'anno scorso erano state 11 (l'80% dei quali nel girone di andata), l'importanza di José Maria Callejon negli schemi del Napoli di Sarri è risultata evidente sin dall'avvio della nuova avventura. L'attaccante spagnolo, con la transizione dal 4-2-3-1 di Benitez al 4-3-3 del tecnico ex Empoli, ha dovuto mandare a mente un nuovo ruolo e una nuova sistemazione tattica – esterno con compiti di copertura a supporto della mediana – che hanno richiesto grande predisposizione al sacrificio e voglia di imparare, oltre a fargli perdere un po' di lucidità in fase offensiva durante il periodo di rodaggio.
Lo spagnolo si è così rivelato, almeno inizialmente, una delusione per i fantallenatori (ma non per Sarri che non gli ha fatto saltare una partita): 0 gol, 1 assist e una media sufficiente un po' risicata, peraltro con la beffa ulteriore di vedergli contestualmente segnare 6 reti in 7 partite tra Europe League (5 su 6) e Coppa Italia (1 su 1). Da qualche settimana, tuttavia, avevamo registrato anche su queste pagine un improvviso cambio di ritmo, tanto da sentirci sicuri nello scrivere, a più riprese, "a questo Callejon manca solo il gol". Le sue prestazioni, infatti, hanno subito un'improvvisa impennata: l'importanza tattica si è rivelata evidente anche agli occhi dei non tecnici e il periodo di ambientamento gli ha permesso di dosare meglio le energie arrivando più lucido sotto porta.
A chiudere l'ulteriore novità imposta ieri da Sarri che, contro il Sassuolo, ha dato evidenza agli esperimenti tattici solo abbozzati nei giorni precedenti: Callejon, infatti, partendo da esterno ha avuto ampia libertà di accentrarsi e giocare dietro le due punte Insigne-Higuain, da trequartista vero e proprio. Così è nato il gol del pari e il primo centro dello spagnolo che, partendo dalla sua fascia, è andato a tagliare sul palo più lontano. Insomma un girone dopo Sarri è tornato a riproporre l'idea di un uomo tra le linee per non risultare troppo prevedibile regalando un nuovo abito tattico al giocatore che, sinora, si è dimostrato il più versatile dei suoi.