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Calhanoglu gol: il Milan passa a Firenze e tiene viva la speranza Champions

Dopo una partita dai due volti, la squadra di Gattuso vince a Firenze e si tiene a tre punti dal quarto posto dell’Atalanta. A decidere la sfida del Franchi, è stato un colpo di testa del turco nel primo tempo. Fiorentina bella solo a metà, con Montella che non ha ancora vinto da quando è tornato sulla panchina viola.
A cura di Alberto Pucci
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Serviranno altri 180 minuti per capire quale sarà il futuro europeo del Milan di Rino Gattuso. Con le unghie e con i denti, il Diavolo ha infatti mantenuto invariato il distacco dall'Atalanta e saltato anche l'ostacolo viola grazie ad un gol di Calhanoglu: rete arrivata in un primo tempo giocato bene dai rossoneri e male dalla formazione di Montella. Nonostante una buona ripresa, la Fiorentina esce dunque ancora una volta dal terreno di gioco con la testa bassa e battuta per la quarta volta consecutiva.

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Dominio rossonero

Nel gelo dello stadio Franchi, ancora in silenzio per protesta contro la proprietà Della Valle, il primo quarto d'ora offre ben poco allo spettacolo: giusto un tiro di Muriel, deviato da Donnarumma in corner. Montella non può schierare Pezzella e Veretout, ma ripresenta dal primo minuto Chiesa nel tridente. Gattuso conferma invece le indiscrezioni della vigilia: Bakayoko e Borini sono regolarmente in campo, insieme a Romagnoli rientrato dalla squalifica.

E' il Milan che cerca con maggior insistenza di fare la partita. L'undici rossonero lievita intorno alla metà del primo tempo, quando tra il 21esimo e il 24esimo costruisce due grandi occasioni con Suso e Calhanoglu: entrambe disinnescate da Lafont. La squadra viola è timida, impaurita, incapace di attaccare e rimane passiva nella fase di non possesso palla. Un errore che la formazione di Montella paga al 35esimo, quando su un cross di Suso dalla destra Calhanoglu sfiora di testa e trova l'angolo più lontano della porta avversaria.

Orgoglio viola

Troppo brutta per essere vera, la Fiorentina rientra in campo per il secondo tempo con un atteggiamento più aggressivo. Il primo pericolo per il Milan arriva al sesto minuto su un tiro di Chiesa che termina di poco alto sopra la traversa di Donnarumma: portiere rossonero che diventa protagonista con una parata su conclusione insidiosa di Mirallas, e successivamente su un tocco maldestro di Kessie verso la sua porta. Gattuso non è contento, perché adesso il Milan è più basso, meno propositivo e soprattutto incline a soffrire le imbucate viola.

Di fronte ad un avversario molto più convinto, l'ultimo quarto d'ora al Franchi è di pura sofferenza per il Diavolo che ha comunque l'occasione per chiuderla con Cutrone: destro che esce di poco a lato. Dopo l'ingresso del giovane attaccante (fuori Piatek), Gattuso inserisce anche Castillejo al posto di Suso a dieci minuti dal gong finale. L'assedio dei padroni di casa è costante, ma finisce sempre per sbattere sul muro rossonero eretto davanti a Donnarumma. Dopo cinque minuti di recupero, l'arbitro Mariani manda tutti a fare la doccia. Vince il Milan, che ora guarda al prossimo weekend e alla trasferta allo Stadium dell'Atalanta di Gasperini.

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