Calhanoglu come Kakà e Redondo: squalificato, si riduce lo stipendio

Atto d'onore da parte di un giocatore del Bayer Leverkusen, club di Bundesliga: dopo che il Tas ha confermato la squalifica per 4 mesi a causa del contratto non rispettato con il Trabzonspor, il centrocampista turco Hakan Calhanoglu si è ridotto lo stipendio per non gravare sul proprio Club. Non è una ‘prima' assoluta nel mondo del calcio ma è sicuramente una novità tra professionisti per i quali l'ingaggio spesso e volentieri è (quasi) tutto. I precedenti? Redondo e Kakà i casi più famosi.
La scelta di Calhanoglu – Quella di Calhanoglu è stata una scelta volontaria. Il centrocampista 22enne lo ha comunicato al Bayer che ne ha preso atto. Poi, il club tedesco ha emesso un comunicato ufficiale, riportando anche le dichiarazioni del proprio giocatore: "In seguito alla squalifica di quattro mesi per Hakan Calhanoglu, confermata dalla Fifa e dal Tas di Losanna, il nazionale turco e il Bayer Leverkusen hanno discusso dettagliatamente della situazione. Al tempo stesso, Calhanoglu si è offerto di rinunciare all'intero stipendio, bonus inclusi, per tutta la durata della sua sospensione. Il Bayer non ha nulla a che fare con quanto accaduto. Ciononostante, la sentenza finisce per colpirlo duramente sia dal punto di vista sportivo che da quello economico. Ed ecco perché mi sembra logico – dichiara Calhanoglu – non danneggiare ulteriormente il club, rinunciando al mio stipendio per tutto il periodo della mia assenza forzata dal campo di gioco"
Kaka e Redondo – Due sono i precedenti famosi. Il primo è quello di Kakà che nel 2013, a seguito del ritorno in rossonero dopo la triste parentesi del Real, e per continui problemi fisici che lo avevano costretto a non scendere in campo per molto tempo, aveva deciso di non gravare sui bilanci rossoneri senza poter contribuire attivamente in campo. Per tutto il periodo di cure (circa un mese) Kakà si autosospese lo stipendio pattuito. Così come accadde a Redondo, anche lui al Milan (che lo prelevò dal Real) nel 2000 per 35 miliardi di vecchie lire. Non giocherà quasi mai per una serie infinita di infortuni nella prima stagione. All’inizio della sua seconda annata in rossonero, senza nemmeno un minuto giocato per un ulteriore stop forzato, decise di autosospendersi lo stipendio fino al suo ritorno in campo. Che avverrà solo a fine 2002.