Calendario Serie A, le nuove ipotesi: “In campo il 3 maggio”, “Si può giocare a luglio”
Quando tornerà in campo la Serie A? La stagione si concluderà regolarmente oppure si ricorrerà ad alternative d'emergenza? Finirà tutto entro la fine di giugno oppure – complice lo slittamento dell'Europeo al 2021 – si arriverà anche alla metà di luglio? Ad abbozzare una risposta relativamente ai primi quesiti è il ministro per le Politiche giovanili e per lo Sport, Vincenzo Spadafora.
La Serie A può ripartire il 3 maggio, è la nostra speranza – ha ammesso ai microfoni del Tg1 -. Valuteremo se a porte aperte a chiuse. Champions League ed Europa League si incastreranno con il nuovo calendario del campionato.
Già, gli incastri… necessari per porre rimedio alla situazione di emergenza nei calendari causati dalla pandemia di Coronavirus e dallo stop a tutta l'attività agonistica. Incastri che potrebbero non bastare perché molto dipenderà anche dal cammino delle italiane nelle Coppe. Incastri che, allo stato dei fatti, tagliano fuori la Coppa Italia dal novero delle competizioni da portare a termine.
La Uefa ha tracciato la strada chiarendo che la priorità è tutta focalizzata sulla conclusione delle Coppe, per il resto "l'auspicio" è che i singoli tornei arrivino a definire le rispettive classifiche senza necessità di congelare verdetti o, addirittura, un allargamento del numero delle squadre (da 20 a 22 in caso di mancate retrocessioni in Italia)
Non voglio prendere in considerazione l'ipotesi che non ricominci la Serie A – ha ammesso il presidente della Figc, Gabriele Gravina -. Con il rinvio dell'Europeo abbiamo più date disponibili per recuperare. Resto convinto che ripartiremo, ipotizziamo la data del 3 maggio così da riuscire a finire i campionati entro il 30 giugno. Nel caso dovessimo partire più tardi potrebbero cambiare i format delle competizioni. E se non riusciremo a chiudere in tempo, chiederemo di poter sforare giocando fino al 15 luglio.