Calciopoli Bis, Pairetto: Nucini ha bisogno di un controllo psicologico

Il 3 maggio si riparte con la requisitoria dei pm per Calciopoli Bis, ma ciò non dà per scontata una conclusione imminente del dibattimento: sul processo pende infatti la richiesta di ricusazione nei confronti del presidente Teresa Casoria e la decisione della Corte di Appello di Napoli è attesa per il 20 maggio.
Questi i problemi futuri, restando all'attualità ha fatto scalpore la deposizione di martedi 19 dell'ex designatore Pairetto.
Prima dell’arrivederci al 3 maggio, Pairetto ha infatti chiesto di deporre: ha parlato per mezz’ora, con toni bassi, un linguaggio limpido, un velo di commozione e poi di ira, quando fa cenno a Nucini: "Non voglio parlare della sua personalità perché ci vorrebbe uno psicologo: io non lo sono, ma sono un veterniario".
Pairetto ha attaccato anche il colonnello Auricchio: "Una delle più grandi bufale riguarda le sospensioni, è stata detta sotto giuramento e vorrei portarvi alcuni dati: mai sospeso alcun arbitro, se non Nucini".
Poi, la difesa di se stesso attraverso il racconto della propria carriera, da Nichelino ai vertici Uefa. "Ho avuto rapporti con tutti i dirigenti, incontri conviviali. Ma non ci sono stati scambi di favore. E’ consuetudine, nel calcio, aver riguardo dei dirigenti arbitrali attraverso l’assegnazione di qualche tessera per lo stadio e di un passi per la macchina: lo ha fatto la Juve, anche altri club come l’Inter, il Milan. Quella era la normalità. Tutto qua. E da Moggi non ho mai ricevuto schede telefoniche".