Calcioscommesse, spunta la Salernitana di Lotito
Salernitana-Messina del 21 dicembre scorso una delle cinque nuove partite inserite nella nuova inchiesta sul Calcioscommesse scatenata dall'operazione Dirty Soccer e che ha portato all'arresto di una cinquantina di persone. Secondo il materiale raccolto dagli inquirenti attraverso le intercettazioni della gara avrebbero parlato alcuni dei fermati che definivano quella partita combinata. Ma sono in corso verifiche per accertare la fondatezza di quelle parole. Gli altri quattro incontri sospetti sono Ascoli-Santarcangelo, Reggina-Benevento, Renate-Torres, Viterbese-Nuorese.
Salernitana, Ascoli e Benevento nell'inchiesta Dirty Soccer. Sui pizzini trovati dalla polizia nel corso delle perquisizioni era annotata ogni cosa: quote, giocate sicure, squadre e perfino un ammonimento "se ci beccano ci arrestano tutti" onde evitare che un flusso di puntate anomalo potesse attirare attenzione e destare sospetti. La rete dei contatti era ramificata, per scambiarsi informazioni sulle partite da combinare oppure già ‘accomodate' si adottavano sistemi molto semplici: messaggeria telefonica, post scritti su whatsapp. Tutto registrato sui tablet e sgli smartphone che gli agenti della Mobile di Catanzaro e della Sco hanno sequestrato e sottoposto al vaglio degli inquirenti. Nella nuova inchiesta sul Calcioscommesse viene tirata in ballo anche la società campana (neo promossa in Serie B) di cui è presidente Claudio Lotito, anche massimo dirigente della Lazio.
I nomi dei tre club emergerebbero – come riportano fonti qualificate – dalle intercettazioni relative ad alcuni dei personaggi indagati oppure arrestati nel corso dell'operazione Dirty Soccer, scaturita dalla promiscuità dei traffici della cosca calabrese Iannazzo (molto forte sul territorio di Lamezia Terme) che aveva esteso le proprie fonti d'investimento anche al calcioscommesse. Discorsi nei quali i soggetti coinvolti nell'ennesimo scandalo che ha travolto ‘l'italica pedata' farebbero riferimento a notizie ricevute da soggetti terzi sulla possibilità di scommettere su quelle partite perché combinate.
La reazione di Lotito: "Vado avanti come un treno"
"Non ho niente da dire, parlo con i fatti. Vado avanti come un treno sulla strada del lavoro e dei risultati, è evidente che sto cogliendo nel segno. Tutto queste bugie non mi interessano, rispondo alla mia coscienza". E' il commento all'Ansa di Claudio Lotito che, relativamente alle inchieste sul calcioscommesse e al presunto coinvolgimento dei granata, aggiunge: "La Salernitana? I pizzini? Ma non scherziamo…".
Un ciclone che s'è abbattuto sulla Lega Pro e sulla Serie D e che il procuratore capo di Catanzaro, Vincenzo Lombardo, ha ricostruito nell'intervista ai microfoni di ‘Radio Uno': "Da settembre ad oggi, partendo da Iannazzo, abbiamo intercettato i dirigenti del Neapolis che volevano vincere ad ogni costo il campionato, poi abbiamo esteso l'inchiesta ad altri club". L'intero sistema faceva perso su due società in particolare, il Neapolis e la Pro Patria: "Abbiamo scoperto così che si erano costituite due associazioni che avevano come obiettivo la frode sportiva, una faceva capo al Neapolis e l'altra alla Pro Patria, società attorno alle quali ruotava tutto il sistema, con finanziamenti che venivano dall'estero".
Il presidente della Figc, Tavecchio: Via i delinquenti. "Ripuliremo il calcio dai delinquenti e dai maneggioni – ha raccontato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, a ‘Mattino Cinque' -. Il calcio è parte lesa in questi scandali, abbiamo dato mandato ai nostri legali di costituirci parte civile nel procedimento che verrà incardinato a Catanzaro".
Le parole del Capo dello Stato, Mattarella: "Penso ai tanti italiani che seguono il calcio e chiedono che sia vissuto come uno sport, praticato con correttezza assoluta sul campo per rispetto loro oltre che naturalmente per rispetto della legge – ha ammesso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella prima della finale di Coppa Italia -. Occorre procedere rapidamente con severità contro tutti i comportamenti fraudolenti. Il divario tra questi fenomeni che vengono denunciati e che periodicamente affiorano e la passione con cui tanta gente segue il calcio fa indignare: per questo serve severità e rapidità".