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Calcioscommesse, deferiti 8 giocatori: c’è anche Izzo del Genoa

Il provvedimento riguarda due gare dell’Avellino (deferito a sua volta) nella Serie B 2013/2014, contro Modena e Reggina. Per tutti l’accusa è di illecito sportivo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Si torna a parlare di calcioscommesse in Italia: in attesa che il 31 gennaio riprenda il processo per il cosiddetto secondo filone di indagini, quest'oggi la Procura Federale ha deferito otto calciatori per illecito sportivo: si tratta di Armando Izzo del Genoa, oltre che di Francesco Millesi, Luca Pini, Maurizio Peccarisi, Fabio Pisacane, Mariano Arini, Luigi Castaldo e Raffaele Biancolino. Con loro, deferito anche l'Avellino ed il suo presidente di allora Walter Taccone: nel mirino, le gare degli irpini contro Modena e Reggina del campionato di Serie B 2013-2014. Per tutti, l'accusa è di illecito sportivo.

Si legge infatti nella nota del Procuratore Federale che, per quanto riguarda Modena-Avellino del 17 maggio 2014 (terminata 1-0 per gli emiliana), sono stati deferiti Millesi, Izzo e Peccarisi, tutti all'epoca militanti nell'Avellino, "per avere, in concorso fra loro, con altri soggetti non tesserati ed altri allo stato non identificati, posto in essere, riuscendovi, atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato".

Sempre per la gara Modena-Avellino, deferiti anche Pisacane, Arini, Castaldo e Biancolino (sempre dell'Avellino), e l'ex-presidente biancoverde Taccone "per aver violato il dovere di informare senza indugio la Procura Federale omettendo di denunciare i fatti integranti illecito sportivo". Per quanto riguarda la gara Avellino-Reggina del 25 maggio 2014, terminata 3-0 per gli irpini, sono stati invece deferiti Millesi e Izzo, "per avere, in concorso fra loro, con altri soggetti non tesserati ed altri allo stato non identificati, posto in essere, riuscendovi, atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta prendendo contatti ed accordi diretti allo scopo sopra indicato".

Particolarmente pesante la posizione di Millesi, Izzo e Pini, i quali, secondo il Procuratore Federale, "si associavano fra loro, al fine di commettere una serie di illeciti disciplinari, fra i quali illeciti sportivi, come dimostrato dalle specifiche contestazioni mosse ai suddetti associati che vengono integralmente richiamate, operando con condotte finalizzate ad alterare il regolare svolgimento e il risultato di gare del campionato nazionale di Serie B con lo scopo di assicurarsi un vantaggio economico mediante percezione di somme di denaro da soggetto facenti parte di organizzazioni malavitose dedite alle scommesse sulle gare in questione".

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