Calcioscommesse, Chevanton: “Chi si è venduto le partite gioca ancora in A”

Duro affondo di Ernesto Chevantón, che torna a parlare della vicenda legata al calcioscommesse. L'uruguaiano appena pochi giorni fa aveva incitato i calciatori del Palermo a conquistare la salvezza, mentre adesso ha puntato il dito contro alcuni calciatori che, a suo dire, militano ancora in Serie A pur avendo venduto delle partite.
"Nella Serie A italiana giocatori che si sono vendute le partite per anni ancora giocano. Tremendo, senza parole" ha scritto sul proprio profilo Twitter l'ex-attaccante uruguaiano. Parole che sicuramente accenderanno forti polemiche: Chevanton nomi non ne ha fatti, ma gli utenti di Twitter puntano il dito contro un nome ben preciso: si tratterebbe di Andrea Masiello, difensore dell'Atalanta che nell'agosto 2012 aveva patteggiato un anno e dieci mesi di reclusione per associazione per delinquere e frode sportiva, per poi tornare in rosa solo nel gennaio 2015.
Supposizioni, certo: e per di più formulate da utenti di Twitter e come tali prive di ogni fondamento. Ma la frase scritta da Chevanton su Twitter sembra aver toccato un nervo scoperto per la maggior parte degli utenti che hanno letto e commentato la sua uscita. La parentesi legata alle indagini sul Calcioscommesse non sembra ancora chiusa: e le sue parole sicuramente porteranno a degli accertamenti da parte degli inquirenti. L'attaccante, che solo a fine 2015 ha optato per il ritiro dal calcio giocato, ha giocato in tante nazioni diverse: partito dal Danubio, club dell'Uruguay, ha poi giocato Lecce, in Francia con il Monaco, quindi in Spagna con il Siviglia, quindi Atalanta, di nuovo Lecce, il Colon in Argentina, il Quenns Park Rangers in Inghilterra ed infine il Liverpool Montevideo di nuovo in Uruguay, suo paese natale e dove ha militato anche con la Nazionala Celeste.