Calcioscommesse, Bellavista: “In A gare truccate per 300 mila euro” (video)

Un tariffario per oliare i meccanismi e far sì che la macchina delle scommesse non s'inceppasse. Una tabella dei prezzi per comprare la complicità dei calciatori e garantire che la combine andasse a buon fine. Antonio Bellavista, ex calciatore del Bari, lo ha confessato nell'interrogatorio durato 7 ore, rispondendo alle domande del pm Roberto Di Martino che indaga sul Calcioscommesse. Le cifre? Eccole: "150/200 mila euro per le partite di serie B, 250/300 mila euro per le partite di serie A, 50/60 mila euro per le partite di serie C". Ma dalle dichiarazioni spontanee dell'ex capitano del club pugliese emerge anche un altro particolare inquietante del rapporto e dell'influenza con il gruppo degli ‘zingari': "Non si fidavano di noi e pretendevano di avere un contatto diretto con i giocatori corrotti, ai quali mostravano le mazzette di banconote".
Il filone. Intercettazioni telefoniche, confessioni, la trama della frode sportiva (e penale) avevano fatto da corollario ai provvedimenti cautelari emessi dalla Procura di Cremona. "Il denaro tuttavia – ha poi aggiunto Bellavista – non veniva anticipato, ma consegnato materialmente a risultato raggiunto. E nei primi 10, 15 minuti della partita non dovevano essere segnati gol perché questo particolare avrebbe fatto aumentare la quotazione dell'over e assicurato vincite più elevate".