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Calcioscommesse, 4 anni di squalifica a Di Napoli per il caso “Dirty Soccer”

Sono arrivate le dure sentenze del Tribunale federale nazionale. Pesante la squalifica per il tecnico del Messina, prosciolto il Livorno e l’attaccante Guidone dopo i 18 giorni di carcere. Assolto, invece, il tecnico della Cremonese Fulvio Pea.
A cura di Alberto Pucci
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La temevano tutti e, alla fine, è arrivata. E' la sentenza relativa al nuovo filone d'inchiesta per il caso "Dirty Soccer", che mesi fa coinvolse diverse società e molti protagonisti del nostro calcio dopo l'ennesimo caso di partite combinate e truccate. Il giudizio del Tribunale federale nazionale della Figc, in seguito all'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, è stato pesante per molti imputati ed è arrivato a confermare (seppur ammorbidendo) la sanzione per 38 tesserati e 17 società, decretando il proscioglimento per alcuni degli indagati tirati in ballo e per una decina di club coinvolti nel presunto illecito. Il lavoro dei giudici della federazione ha rivisto le iniziali richieste più dure della Procura, attribuendo solo un'ammenda per i casi di responsabilità presunta, due punti di penalizzazione per la responsabilità oggettiva semplice e tre per quella aggravata.

Livorno tira un sospiro di sollievo – Nonostante un approccio più "soft", c'è chi è stato comunque colpito duramente come l’attuale tecnico del Messina, Arturo Di Napoli, al quale è stata confermata la squalifica di 4 anni e ridotta la multa a 35.000 euro. Il Tribunale federale,  presieduto da Sergio Artico, ha poi sanzionato ben 12 società con punti di penalizzazione da scontarsi nella corrente stagione sportiva: Akragas (3), Aurora Pro Patria (7), Comprensorio Montalto (6), Frattese (1), L’Aquila (13), Neapolis (22), Puteolana (4), Santarcangelo (6), Savona (2), Sorrento (4), Sef Torres (4), Vigor Lamezia (2). E', invece, andata meglio a molti altri club indagati (Aversa Normanna, Cremonese, Due Torri, Fidelis Andria, Grosseto, Livorno, Monopoli, Pavia, Prato, Scafatese, Tuttocuoio e San Miniato), scagionati e dunque prosciolti dal Tribunale. Tra i tesserati prosciolti, invece, salta all'occhio il nome di Bruno Pea (tecnico della Cremonese), quello di Marco Guidone (che si era già fatto 18 giorni di carcere) e quello di Bruno Mandragora: allenatore e zio di Rolando, nuovo gioiellino appena bloccato dalla Juventus.

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