Calciopoli, Moggi: “Il 22 gennaio in Cassazione ci divertiremo”
Luciano Moggi torna a parlare di Calciopoli: l'ex-direttore generale della Juventus è in attesa infatti del verdetto della Cassazione sulla sua condanna a due anni e quattro mesi di reclusione, previsto per il prossimo 22 gennaio. Nel frattempo, Moggi è intervenuto alla presentazione del suo ultimo libro intitolato "Il Pallone lo porto io", avvenuta ieri a Villa Sonnino, nel comune pisano di San Miniato Basso, dove non ha perso tempo per rispondere alle domande dei presenti relative all'imminente terzo grado di giudizio. "Io non vedo l'ora, vi assicuro che ci sarà da divertirsi", ha spiegato l'ex-direttore generale della Juventus.
Una frase che galvanizza l'ambiente juventino, da sempre convinto che Calciopoli abbia depauperato la società bianconera da due scudetti legittimi. Lo stesso presidente Agnelli potrebbe chiedere infatti una revisioni dei processi sportivi che avevano riscritto le classifiche di due campionati e costretto la Juventus ad un anno in Serie B: pesa anche la richiesta danni fatta dai bianconeri di ben 443 milioni di euro, e che potrebbe trovare in un ribaltamento della sentenza un inaspettato alleato.
Bisognerà insomma attendere il 22 gennaio 2015 per conoscere l'esito finale di questo processo che, partito nel lontano 2006, ha di fatto scosso il calcio italiano fino alle fondamenta. Poi, se ci sarà o meno da "divertirsi", come ha ribatito Luciano Moggi, sarà tutto da vedere. Quel che è certo è che il calcio italiano, da quella batosta emersa con Calciopoli, non si è più ripreso: e così nonostante un Mondiale vinto nel 2006 ed una Champions alzata dall'Inter pochi anni dopo, è iniziato un lento ma inesorabile declino non solo di risultati ma anche di gioco, di fatturati e di valore stesso dell'intera "industria-calcio" italiana. E non è detto che basterà una sentenza di Cassazione magari ribaltata a risollevare il tutto.