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Calciopoli: chiesti 3 anni e 1 mese per Moggi in appello

Associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva è il reato imputato all’ex dg della Juventus, oltre agli ex designatori arbitrali Bergamo e Pairetto.
A cura di Maurizio De Santis
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Durissime le richieste formulate dal sostituto procuratore generale, Antonio Ricci, nel processo d'appello a Calciopoli: 3 anni e un mese di reclusione per l'ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi; 3 anni per gli ex designatori arbitrali, Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, e stessa pena per l'ex vice presidente della Figc, Innocenzo Mazzini. Alla base delle richieste, la convinzione che gli imputati siano artefici (tutti, non solo Moggi com'era emerso in primo grado) di una associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. E per il reato di frode sportiva sono state formulate richieste di condanna a 2 anni e 5 mesi di reclusione anche per gli ex arbitri, Massimo De Santis e Paolo Bertini; 1 anno e 3 mesi per l'ex arbitro Antonio Dattilo. "Non era solo la Juve ad avere rapporti privilegiati con gli arbitri – ha ammesso Ricci nel corso della requisitoria -; si voleva favorire un sistema dove gli interessi dell'associazione andavano di pari passo con quelli dei singoli soggetti".

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