Calciomercato: Zdenek Zeman torna al Foggia
Clamoroso, incredibile, romantico. Gli aggettivi si sprecano per celebrare il ritorno di Zeman al Foggia, in quella che fu la patria di Zemanlandia e del calcio spettacolo e accendere il calciomercato di Prima Divisione.
Prima ancora che un ritorno al passato, quello del boemo è innanzitutto un ritorno al calcio, a due anni dalle amarezze di Belgrado e dall’esonero con la Stella Rossa.
Dieci campionati di Serie A tra Roma, Lazio, Napoli, Lecce, oltre naturalmente al suo Foggia, e nove stagioni disputate in Serie B, l’ultima con i salentini nel 2006.
L’allenatore più discusso degli ultimi anni sta per tornare, quello di calciopoli e degli attacchi al Palazzo, ma anche quello che ha cambiato il calcio puntando su un manipolo di sconosciuti e su un modulo, il 4-3-3, che lui stesso definisce “il sistema migliore per coprire il campo”.
La questione non è ancora risolta: c’è un braccio di ferro in atto con gli attuali proprietari e soprattutto c’è un’iscrizione da perfezionare. Il matrimonio tra Zeman e il Foggia si farà, si può fare, non prima però di aver risolto i problemi che hanno indotto la Covisoc ad escludere la società rossonera dal prossimo campionato di Prima Divisione.
Sul Foggia pesa la mancata presentazione della fideiussione, necessaria per completare l’iscrizione al campionato. Al momento è questa la priorità del sodalizio rossonero, che dovrebbe riuscire a chiudere la pratica in tempo utile per ottenere la riammissione al campionato dalla Lega Pro (sabato 10 luglio scade il termine per i ricorsi). Solo allora si penserà al nuovo corso di Zeman.
«Sono contento di tornare, Foggia non l’ho mai dimenticata». Zdenek Zeman è pronto a salire di nuovo i gradoni dello Zaccheria, gli stessi che Signori, Rambaudi e Di Biagio ricordano ancora con un pizzico di nostalgia. Pronto a rinverdire i fasti di Zemanlandia, anche se il palcoscenico è quello della Prima Divisione.
“Per il Foggia torno anche in Lega Pro, in fondo il calcio è sempre lo stesso”. Un’ipotesi suggestiva ma già ventilata a settembre dell’anno scorso in occasione della presentazione di Zemanlandia, un documentario dal titolo evocativo, diretto da Giuseppe Sansonna, che ripercorre le vicende del Foggia di Zeman dal 1989 al 1994 attraverso il racconto dei protagonisti di allora.
Un’avventura esaltante, fino al triste epilogo con la zona Uefa sfumata all’ultima giornata, l’approdo del tecnico nella Capitale e l’uscita di scena del presidente Casillo.
“Torno solo se c’è lui” ha sentenziato Zeman. In questi giorni l’ex patron Pasquale Casillo ha lanciato sulla stampa la sua offerta per rilevare il club dall’attuale proprietà. Un progetto ambizioso che, nei piani di Casillo, prevede anche il direttore sportivo Pavone e la presenza di Zeman come allenatore.
Da Foggia nessuna conferma ufficiale ma tanto è bastato per alimentare l’entusiasmo di un’intera città, che ha appena chiuso ai playout una stagione deludente e sogna di poter rivivere le emozioni di un tempo con Zeman in panchina. In attesa di un incontro tra le parti, il ritorno di Zeman al Foggia non è più così lontano. Se poi sarà ancora il Foggia di Zeman, in grado di stupire e di far sognare tifosi e appassionati, si vedrà.
Alessia Santucci