Calciomercato Samp, il no di Zenga a Cassano
Il futuro di Antonio Cassano, a meno di colpi di scena, non sarà alla Sampdoria. La fumata bianca eppure sembrava davvero ad un passo dopo settimane di contatti e incontri tra le parti, capaci di far cambiare idea anche al presidente Ferrero pronto ad abbracciare il barese. Chi invece non ha cambiato la sua personale valutazione del giocatore ex Parma è stato Walter Zenga. E' stato infatti il neoallenatore della Samp a chiudere al ritorno di Cassano come confermato dall'agente di quest'ultimo D'Amico ai microfoni di SportMediaset: "Per quanto un giocatore possa essere forte a livello tecnico, nel momento in cui un allenatore pensa che possa creare problemi è giusto fare una scelta negativa. Zenga avrà considerato pregi e difetti e poi ha preso la sua scelta", ha spiegato l'agente del barese". La nuova vita calcistica di Cassano dunque non riparirà dalla Genova blucerchiata, alla luce dei dubbi di Zenga non solo sulla sua tenuta fisica dopo i mesi di stop, ma anche sui suoi aspetti caratteriali che in passato gli hanno creato qualche problema. D'altronde pochi giorni fa, lo stesso ex "uomo ragno" aveva già quasi archiviato il caso: "Cassano? Fa parte di un passato fantastico della Samp. E' sicuramente un giocatore di grandissimo talento, ma noi abbiamo in attacco Éder, Muriel, Bonazzoli, Correa e Okaka. Poi si deve valutare se un giocatore fermo da sei mesi è utile per una stagione che inizia così presto".
Parole che dunque sicuramente non faranno piacere a Cassano, come quelle dell'ex compagno di squadra Galloppa. Quest'ultimo ha così commentato la scelta del barese nella scorsa stagione di lasciare il Parma: "Cassano? Lui ha voluto lasciare la squadra a gennaio: non mi permetto di giudicarlo. Conosco Antonio dai tempi della Roma: si sa che con lui è facile avere dei problemi di gestione. Dico solo che scappare è più facile che rimanere. Antonio ha fatto parte di una squadra fallita e retrocessa, come me e tanti altri: abbiamo sbagliato tutti, non solo chi è rimasto fino all’ultimo".