Calciomercato Roma, norme FIGC non rispettate: rischiano due top-player

Va bene il mercato, ma anche seguire le regole è cosa buona e giusta e Walter Sabatini se ne deve essere dimenticato tra una trattativa e l'altra. A tal punto da mettere in difficoltà la gestione della rosa per il prossimo anno a disposizione di Rudi Garcia visto che all'appello mancano alcuni giocatori di formazione italiana previsti dalle nuove disposizioni FIGC a salvaguardia dei vivai e delle future promesse del nostro calcio. Non forzatamente di origine italiana ma che in italia si sono formati e cresciuti calcisticamente parlando. Oltre ai calciatori che devono provenire dal settore giovanile. Insomma: su 25 giocatori 8 (4+4) devono avere queste caratteristiche.
Ma la Roma ha bypassato il discorso, tra una vendita e un acquisto, un riscatto e un mancato rinnovo di contratto. Oggi, se dovesse partire il campionato, per i giallorossi sarebbero dolori visto che sarebbe obbligatorio inserire un paio di giovani della Primavera a discapito di compagni ben meglio remunerati, costretti a rimanere fuori distinta federale. Un grattacapo cui si è giunti senza fare i conti per tempo. Sui 4 giocatori provenienti dal vivaio, non c'è problema: Totti, De Rossi, Florenzi e Romagnoli sono proprio l'identikit dei ragazzi cresciuti nella Primavera giallorossa e approdati in prima squadra. Sui 4 giocatori formatisi in Italia, ecco che nascono i problemi: De Sanctis e Nainggolan sono gli unici con queste caratteristiche.
Vorrebbe dire che altri come Ljajic, Gervinho, Doumbia, Iturbe, Cole e Holebas dovrebbero essere messi fuori rosa. Almeno due di loro. E' vero, metà degli elencati lascerà certamente la società ma il discorso non cambia perché le norme della FIGC sono chiare. E se anche Romagnoli cedesse alla corte di Mihajlovic approdato al Milan e fortemente interessato al ragazzo, le cose si complicherebbero ancora di più. Per questo, nelle prossime settimane, ci saranno nuovi sviluppi nel mercato giallorosso e possibili cambiamenti di strategie.