Calciomercato Psg, non c’è pace per Blanc: le ombre di Mancini e Conte
non c'è pace per Laurent Blanc alla guida del Paris Saint Germain. A far saltare il tappo alla bottiglia è stata la sconfitta pesante nei numeri rimediata in Champions League contro il Barcellona al Camp Nou per 3-1. I parigini, andati in vantaggio con Ibrahimovic si sono fatti rimontare e superare dal trio delle meraviglie Messi-Neymar-Suarez. Tanta la rabbia (e forse un pizzico di invidia) della proprietà dei transalpini che stanno investendo fior di milioni di euro per imbastire un super team, affrontando anche le ira del FPF dell'Uefa di Platini ma che si ritrovano in mano sempre e solo l'eterna incompiuta. Così, ecco l'idea: i colpevoli non sono i giocatori in campo ma chi li guida, Laurent Blanc che era stato già un anno fa vicino all'addio e poi – per mancanza di reali alternative – era rimasto al suo posto. Ma che non ha mai convinto fino in fondo la proprietà araba sotto la Torre Eiffel.
Rapporto delicato con la proprietà. Un amore-odio che non conosce fine. Come lo scorso aprile dopo la sconfitta con il Chelsea che costò l'eliminazione del PSG dalla Champions League, anche la sfida contro il Barcellona di mercoledì ha lasciato l'amaro in bocca al presidente del club Nasser Al-Khelaifi che secondo i meglio informati avrebbe un diavolo per capello. Il numero uno della società parigina ha infatti lasciato in fretta e furia lo stadio limitandosi ad un laconico: "Spero che questa sia l'ultima partita della stagione che vedo giocare così". Un monito ai giocatori ma soprattutto al suo tecnico che sembrerebbe a fine anno verso l'addio.
Mancini, ma soprattutto Conte. E le alternative non mancano. Roberto Mancini è sempre stato vicinissimo al club parigino anche prima del suo approdo a Milano spèonda Inter e in Francia piace sempre e soprattutto Antonio Conte, attuale ct dell'Italia, anch'egli coinvolto nel giro di voci che lo volevano Oltralpe all'indomani dell'addio alla Juventus. E se soprattutto Conte non trovasse in Nazionale gli stimoli giusti, l'aiuto dei club richiesto (preteso) e precise garanzie federali di poter lavorare a 360 gradi, potrebbe rivedere il suo lauto compenso in azzurro optando per Parigi. Dove i soldi certo non mancano.