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Calciomercato Psg, il fairplay blocca tutto anche l’idea di ingaggiare Cr7

Per non avere ottemperato i parametri imposti dall’UEFA il club parigino rischia sanzioni e limitazioni fino al mercato estivo del 2019. Platini ha promesso che con la nuova stagione il fairplay sarà più morbido ma ciò non consentirà al Psg di usufruire di alcun beneficio visto che non sarà una linea con potere retroattivo.
A cura di Alessio Pediglieri
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E' tempo di mercato e come in ogni sessione, tutti i principali club presentano offerte economicamente rilevanti. Soprattutto in Spagna e in Inghilterra i milioni di euro (o sterline) sembrano all'ordine del giorno. Poi ci sono i top team tedeschi e infine il Psg, la società più ricca della Ligue1 che da alcuni anni a questa parte sta facendo la voce del padrone con i soldi degli sceicchi che hanno portato sotto la Torre Eiffel i vari Thiago Silva, Ibrahimovic, Pastore, Cavani, Lavezzi. Adesso però proprio i parigini rischiano di vedersi limitare per le prossime sessioni di mercato, fino forse a tutto il 2019, non avendo tenuto conto dei parametri e delle imposizioni UEFA sul fair play finaziario.

Sull'orlo del blocco – Sono già stati tempi duri sul mercato per il Paris Saint-Germain per le sanzioni dell'Uefa di Platini che ha verificato il mancato rispetto delle direttive UEFA da parte dei francesi. Restrizioni che potrebbero gravare sul club (e sul suo mercato soprattutto in entrata) per i prossimi 4 anni. Il che porterebbe ad un evidente ridimensionamento internazionale. A conferma dell'effettivo rischio, ‘L'Equipe' ha evidenziato la situazione della società e ora il club di Al-Khelaifi non rientrerà tra i beneficiari delle regole più ‘morbide' che i piani alti del calcio europeo andranno ad approvare il 29 e 30 giugno e sarà limitato fino al 2019.

Anche il Monaco a rischio – Il mancato rispetto dei parametri fatto registrare dal PSG la scorsa stagione (al pari del Manchester City), puntualmente tramutatosi in sanzione, adesso rischia di compromettere gravemente le strategie dei transalpini tra acquisti e cessioni per un periodo ancora più prolungato e che limiterebbe le trattative fino al 2019. Il Psg però sembra essere in buona compagnia: non se la passa per nulla meglio il Monaco, per il quale addirittura lo scenario disegnato lo vedrebbe con le ‘mani legate' fino al 2020.

Niente Cristiano Ronaldo –  Se le sensazioni del pugno duro dell'UEFA dovessero venire confermate, non solo il Psg dovrebbe vendere qualche top player per avere soldi da reinvestire nel mercato ma non potrebbe rinforzarsi. E le voci che volevano i parigini pronti a investire milioni sonanti su Cristiano Ronaldo diverrebbe immediatamente un sogno proibito. Nei pensieri di Nasser Al-Khelaifi c'era infatti un ulteriore tentativo di crescita. Il presidente intendeva dare un nuovo slancio al progetto sportivo iniziato nel 2011 quando aveva acquistato il 70 per cento della società attraverso la Qatar Investment Authority. Con un "progetto Ronaldo" che doveva, nelle intenzioni di Al-Khelafi, portare alla conquista dell'agognata Champions League. Magari ricavando parte dei soldi dalla cessione di Ibra al Milan

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