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Calciomercato, Prandelli: “Né Juventus, né Milan”

Il Commissario tecnico azzurro spegne le voci su un suo eventuale futuro nei due club.
A cura di Marco Beltrami
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Archiviata la parentesi legata al doppio impegno amichevole contro Germania e Nigeria, Cesare Prandelli può rilassarsi e monitorare gli azzurri impegnati nei vari campionati. Il mister di Orzinuovi è concentratissimo sulla prossima rassegna iridata e non pensa al suo futuro che potrebbe portarlo lontano dalla panchina della Nazionale proprio dopo Brasile 2014. Il Ct ai microfoni di Deejay Football Club ha spento i rumours relativi ad un suo approdo sulle panchine di Juventus e Milan: “Io alla Juve dopo Conte? No, assolutamente no. Al Milan? Assolutamente no”. Risposte perentorie quelle di Prandelli che continua a lavorare per cercare di portare in Sudamerica la migliore rosa possibile: "Ci siamo goduti gli spareggi, poi senza vincere con l'Armenia non siamo stati teste di serie. Il ranking è da rivedere, non abbiamo mai perso ed è impossibile non essere teste di serie. La rosa? Ho sempre 35 giocatori in testa, ne ho alcuni che stanno rosicchiando posizioni. Nessuno sta rosicando. Ho risposto in modo trasparente: valuteremo in primavera la condizione fisica ed il rendimento in campionato. Non ci saranno solo scelte meritocratiche ma anche in base la modulo”.

Il tempo degli esperimenti è finito. Finora è stata un’Italia camaleontica, ma Prandelli è pronto a trarre le conclusioni dai tanti esperimenti effettuati: “Paradossalmente siamo diventati simpatici a tutti per il nostro modo di cambiare, ma lo abbiamo sempre fatto in modo propositivo e non speculare. Siamo pronti a dei cambiamenti e lo facciamo anche con facilità perché ho un gruppo di ragazzi bravi. Abbiamo poco tempo, dobbiamo preparare i cambiamenti: abbiamo fatto degli esperimenti durante le qualificazioni, in quei momenti la differenza è fisica e per questo devi cambiare modulo per valorizzare le caratteristiche dei ragazzi".

Prandelli difende Motta e Giaccherini. Tanti i nomi per il centrocampo azzurro con Prandelli che ha speso parole d’elogio anche per Thiago Motta e Giaccherini finiti spesso nel mirino della critica: “Thiago Motta? Ancelotti è uno dei più grandi del mondo, non lo elogia a caso. Ha una tecnica straordinaria, ha una personalità che la squadra percepisce. Ha giocato la prima in Germania e da lì la squadra è cambiata. Le critiche a Giaccherini? Tutti vorrebbero averlo. Capisce subito, interpreta tutti i ruoli senza problemi: è un giocatore pronto, è un attaccante ma resistente come un centrocampista”.

Balotelli dovrà dare il massimo. Inevitabile in conclusione una battuta sull’attacco azzurro e su Mario Balotelli: “Manca un top d'attacco? Dobbiamo creare più occasioni di squadra. Se lo fa Balotelli va bene, ma se lo fa un altro idem. Nessuno riuscirà a normalizzarlo, deve essere se stesso ma con qualcosa che può dare anche alla squadra".

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