Calciomercato Napoli, De Laurentiis: “Per Koulibaly rifiutata un’offerta da 100 milioni”
Il Napoli che vince e soprattutto convince non si tocca, anzi. Proprio sulle scelte del passato si costruisce il presente e il futuro. Ancelotti è una garanzia e ha deciso di trattenere i migliori giocatori che ha trovato in azzurro chiudendo il mercato in uscita. In accordo con la presidenza e la dirigenza, a costo di far perdere anche entrate importanti al club. Come nel caso di Koulibaly come ha ammesso senza veli lo stesso presidente De Laurentiis sulla radio ufficiale del club.
Koulibaly, rifiutati 100 milioni
Per il difensore centrale il Napoli ha rinunciato ad una entrata importante. De Laurentiis non ha problemi a quantificarla, ma senza entrare nel merito dei particolari e senza dare indicazioni sul nome della società che aveva richiesto il giocatore: "abbiamo avuto un'offerta da 100 milioni di euro dalla Premier per Koulibaly, ma non trattiamo la sua cessione"
Dopotutto è un paio di stagioni che il nome del difensore senegalese è sulla bocca di tutti e sembra sul punto di partire da Napoli per poi fare dietrofront. Alla fine soddisfacendo tutti: tifosi, dirigenti e compagni con prestazioni importanti, culminate nella scorsa stagione con la rete alla Juventus allo Stadium: "Con lui non abbiamo mai avuto alcun tipo di problema" ha sottolineato De Laurentiis, "è sempre stato una persona corretta".
Giuntoli e il mercato
Problemi, il presidente non ne ha nemmeno con Giuntoli, il direttore sportivo compagno di mille trattative che il calciomercato vorrebbe nelle mire del nuovo Milan di Elliott. Anche in questo caso, squadra che convince non si cambia e De Laurentiis è stato categorico: "Giochiamo sempre a tressette e siamo d'accordo pressocché su tutto".
Sugli altri fronti di mercato, De Laurentiis spiega le future intenzioni del Napoli sia per gli ultimi arrivati sia per coloro che dovrebbero partire ma resteranno: "Ochoa e Bardi sono due possibilità vere in ottica futura. In porta ho scelto Meret perché ha futuro ma non vogliamo creare pressioni su di lui, dopo l'infortunio".
