Calciomercato Milan: ultime notizie, Dzemaili
Nel Milan continua a tenere banco la ricerca di un centrocampista: soltanto ieri si era prospettata l'ipotesi Stephane M'Bia del Qpr, reduce da una splendida annata in prestito al Siviglia, dove ha vinto l'Europa League, ed in meno di ventiquattrore la pista è già tramontata. Troppo cospicue le richieste del calciatore, che chiedeva almeno un triennale da tre milioni di euro l'anno. Il camerenunse non vestirà dunque la maglia rossonera per la prossima stagione, e allora si ritorna alla carica per Blerim Dzemaili: il centrocampista svizzero in forza al Napoli è dato in uscita, anche se probabilmente non si muoverà prima dei preliminari di Champions League contro l'Athletic Club (andata il 19 agosto a Napoli, ritorno il 27 agosto a Bilbao).
Il prezzo di Dzemaili è accessibile: il Napoli vuole 5 milioni di euro, ma non ha fretta. Oltre ai preliminari, ha già piazzato Valon Behrami all'Amburgo per 4 milioni, mentre per Fellaini la trattativa è ancora in alto mare. Difficile, dunque, che Benitez dia l'okay alla cessione, visto che resterebbero poi Jorginho, Inler, Gargano e Radosevic per il doppio impegno di Champions. Per ora, il Milan tiene alto solo il pressing: offre tra i 2,5 ed i 3 milioni di euro, ma non porta l'offerta avanti, consapevole che al momento Dzemaili non si muoverà. Ma è certo che tra le due gare di Champions qualcosa si sbloccherà.
Sul fronte Cerci, nessuna novità: domani sera vertice Berlusconi-Galliani-Inzaghi per capire il da farsi. Cairo non molla: per meno di 20 milioni di euro non si tratta. Una cifra esorbitante, che il Milan vuol capire se e come possa offrirla. Altrimenti, ripartirà la caccia ad Adel Taarabt: il Qpr chiede 5 milioni subito più una percentuale su una futura cessione, il Milan non offre più di 4 milioni. Insomma, l'affare si può chiudere, ma prima bisogna sciogliere il nodo Cerci. Senza contare che, pare, su Taarabt non sia convintissimo Inzaghi, che se tramontasse Cerci avrebbe richiesto Douglas Costa: il brasiliano dello Shakhtar Donetsk che, come altri comapagni, era fuggito dopo un'amichevole per paura della guerra civile. Proprio questa sarebbe, malgrado tutto, un'alleata infelice del Milan: gli ucraini volevano, in un primo momento, ben 30 milioni di euro. Ma la guerra, giunta ormai alle porte di Donetsk, potrebbe cambiare le pretese ucraine.