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Calciomercato, Milan più italiano con Baselli in mediana

Il dg dell’Atalanta, Marino, conferma che a fine stagione Baselli può andare al Milan: “Non è ancora fatta, però posso dire che è in pole position”
A cura di Maurizio De Santis
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Antonelli, Destro, Cerci, Bocchetti, Bonaventura, Paletta (oriundo) e poi anche Baselli. Mediano dell'Atalanta e dell'Under di Gigi Di Biagio, 21 anni: il Milan lo avrebbe voluto in rossonero a gennaio, classico colpo da piazzare alla fine delle trattative. Un po' accadde come Bonaventura un anno fa. Un po' come accaduto con Destro che Galliani – nonostante l'ironia spietata della Rete – è andato a prendere di persona, recandosi a casa. E portando a Milanello risultato (come sempre) e il rinforzo (la prima punta) che alla squadra ancora mancava. Leit-motiv, costruire una rosa più italiana, imperniata sui talenti che il nostro calcio offre (con De Sciglio da recuperare) con l'attuale mediano dell'Atalanta che diverrebbe colonna del centrocampo al posto di De Jong (van Gaal vuole fortemente l'olandese a Manchester, sponda United). Il trasferimento è stato a un passo poi i bergamaschi hanno detto stop: almeno fino al termine della stagione resta in nerazzurro. In estate si vedrà, come ha confermato l'attuale dg degli orobici, Pierpaolo Marino: "Non è ancora fatta – ha ammesso alla Gazzetta -. Non abbiamo discusso di cifre però posso dire che il Milan è in pole position".

A luglio potrebbe non esserci più Inzaghi. Anzi, la chiusura della sua esperienza sulla panchina rossonera per molti ha una data precisa: fine stagione, sempre che la situazione non peggiori. Antonio Conte oppure Vincenzo Montella, sono i nomi che circolano da settimane e prendono quota rispetto ad altre soluzioni (l'ex ct dell'Argentina, Sabella) emerse negli ultimi tempi. Intanto, il bandolo della matassa resta in mano a Super Pippo che adesso avrà il compito di ridisegnare la squadra fondandola su un modulo (4-4-2) che offre maggiori garanzie. Antonelli esterno a sinistra (De Sciglio è infortunato), Paletta sarà uno dei due centrali difensivi (Alex o Rami agiranno al suo fianco). A centrocampo la crescita di condizione di Cerci e il rendimento di Bonaventura fanno sì che le ali siano sistemate anche a discapito di Honda. In attacco la fantasia e l'imprevedibilità di Menez farà da complemento alla prima punta, Destro. Nasce così il Milan del futuro che al timone non vedrà ancora Inzaghi.

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