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Calciomercato Milan, parte la rivoluzione firmata Inzaghi

Tracciate le linee guida: via Taarabt, Balotelli sul mercato. Può tornare Paloschi, piace Paletta.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Milan si prepara alla rivoluzione. La squadra rossonera, che ha chiuso la stagione nel segno dell'otto (ottavo posto in A, ottavi di Champions, ottavi di Coppa Italia), vuol ripartire alla grande nella prossima stagione, per non rimanere nuovamente esclusa dall'Europa. Obiettivo minimo terzo posto? Per ora in Casa Milan non si parla ancora di nulla, ma è oggettivamente difficile pensare ai rossoneri fuori per due anni di fila dalla Champions League. Il Milan targato Inzaghi, per il quale però manca ancora l'ufficialità, ripartirà dal 4-3-1-2 che, se applicato alla rosa attuale, vedrebbe Kakà ed El Shaarawy trequartisti dietro Balotelli. Ma serviranno diversi rinforzi: il Milan deve smaltire alcune eccedenze di rosa (in primis Robinho), mentre serviranno almeno due rinforzi in difesa ed un esterno di centrocampo. Ma in generale, la rosa del Milan sarà rivoluzionata in ogni reparto.

I rinforzi principali saranno in difesa: serve un centrale in grado di sostituire uno tra Rami e Mexés. Il primo dovrebbe restare in rossonero, ma il Milan non intende sborsare i 7,5 milioni richiesti dal Valencia: ora che i termini di obbligo di riscatto sono scaduti, i rossoneri chiederanno un forte sconto, magari provando ad inserire una contropartita. Mexés potrebbe invece cambiare aria, anche se l'ingaggio elevato non aiuta a trovare estimatori, almeno in questa fase del mercato. C'è Gabriel Paletta osservato speciale: potrebbe arrivare a costi contenuti, avvantaggiato anche dal suo nuovo status di giocatore italiano, sebbene argentino. Dovrebbero essere confermati i centrocampisti, anche se l'infortunio di Montolivo complica i piani: possibile l'arrivo di un altro centrocampista per non forzarne i tempi di recupero. L'esterno in attacco è invece il ruolo in cui il Milan deve cercare un nome nuovo: Biabiany è il primo nome, ma piace anche Siqueira. Si vedrà. Taarabt invece non sarà riscattato, mentre Balotelli potrà essere ceduto: ma il discorso verrà ripreso dopo il Mondiale.

Il nome nuovo per l'attacco del Milan è Alberto Paloschi. Nuovo, ma usato: l'attaccante del Chievo Verona è cresciuto nelle giovanili dei rossoneri, arrivando anche a disputare nove gare (sette in A, due in Coppa Italia) e marcato quattro reti (equamente divise tra le due competizioni). Da quella stagione d'esordio (2007/08), per Paloschi è iniziato però il valzer dei trasferimenti: in comproprietà con il Parma per due anni e mezzo, quindi sei mesi in comproprietà con il Genoa, infine due anni e mezzo prima in prestito e poi in comproprietà con il Chievo Verona. Adesso, per lui, si riaprono le porte di Casa Milan, dove potrebbe rientrare stavolta però per giocarsi un posto da titolare con l'arrivo imminente di Inzaghi in panchina. "E' ancora troppo presto per parlare del futuro di Alberto, quindi tutte le soluzioni sono possibili in questo momento. Non posso confermare nulla, ma neppure smentire", ha chiarito Tullio Tinti, procuratore del giocatore bresciano. L'affare si potrebbe fare a prezzo contenuto: un altro elemento che fa pendere l'ago della bilancia dalla parte di Paloschi in cima alle preferenze di Inzaghi.

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