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Calciomercato, liste Uefa: chi può giocare per le italiane

Il Napoli può puntare su Gabbiadini, ma non su Strinic. Okay sia Podolski che Shaqiri per l’Inter e Diamanti per la Fiorentina. Per la Juventus, in caso di arrivo di Sneijder il calciatore non sarebbe utilizzabile.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non soltanto il prestigio: nel calciomercato invernale, un altro requisito spesso fondamentale per i trasferimenti nelle squadre impegnate nelle coppe europee, è la possibilità di impiegarlo nella seconda fase di Champions ed Europa League. E non solo: perché le liste presentate a settembre non possono essere stravolte, ma solo modificate ed entro alcuni limiti. Insomma, chi ha iniziato con una rosa le competizioni europee, non potrà cambiarne i più, ma soltanto tre. Una regola poco conosciuta e che a volte dà luogo a fraintendimenti: lo scorso anno, Benitez rinunciò ad inserire nelle liste UEFA il neo-acquisto Jorginho, e molti gridarono alla bocciatura. In realtà, spiegò lo spagnolo, si era optato per cambiare i tre infortunati con tre innesti nei medesimi ruoli: e così rimase fuori, suo malgrado, Jorginho.

La regola dei tre cambi (tre vengono eliminati dalla rosa, tre vengono inseriti) non è l'unica da seguire: ci sono due liste, una lista A (25 giocatori, di cui 2 portieri) ed una lista B, illimitata, nella quale vanno "d'ufficio" i giovani nati dopo il 1993 e che da almeno due anni militiano nel club. Nella lista A, invece, le regole sono ferree: otto devono essere prodotti del vivaio nazionale, o meglio, che abbiano giocato nel club (o in altri della stessa federazione) per tre anni (trentasei mesi) quanto avevano tra i 15 ed i 21 anni: un dettaglio non da poco, perché se possono essere in tutto otto, al massimo quattro devono provenire da "altri vivai" italiani. Ergo, almeno quattro devono essere praticamente nati e cresciuti in quel club.

Ma cosa accade per chi ha già ha giocato in Europa con altri club? Qui il discorso si complica. Un giocatore che ha giocato la fase a gironi dell'Europa League può essere inserito nella lista A di una squadra che disputerà gli ottavi di Champions e viceversa: in pratica, nessun giocatore potrà giocare nella stessa competizione con due squadre diverse. Idem se la squadra di provenienza dovesse trovarsi nella medesima competizione: ad esempio, un giocatore che militava in un club che ha disputato la Champions ma poi "retrocesso" in Europa League, non potrebbe essere inserito in lista da un club che disputa l'Europa League. Limitazione che vale per le fasi a gironi di Champions ed Europa League ma che non vale per i turni preliminari e playoff.

Diversi i casi possibili: il mercato chiuderà 24 ore prima della scadenza della consegna delle liste, prevista per il 3 febbraio, e dunque le possibili combinazioni riguardanti le italiane sono tantissime. Ma in alcuni casi, ci sono già delle certezze. Ad esempio, se Wesley Sneijder passasse alla Juventus, non potrebbe giocare in Champions League con i bianconeri, avendo disputato la fase a gironi con il suo Galatasaray. E' andata meglio all'Inter: Podolski e Shaqiri hanno giocato la Champions, ma i loro club disputeranno gli ottavi della competizione, mentre i nerazzurri sono in Europa League e dunque non ci sono problemi di sorta.

In casa Napoli invece da un lato non ci sono problemi per Gabbiadini, che non ha disputato alcuna competizione europea con la Sampdoria (anzi, non ha mai disputato gare europee in carriera tout court), ma non sarà schierabile invece Ivan Strinic, che ha disputato proprio l'Europa League con la maglia del Dnipro e, dunque, sarà utilizzabile per le sole Serie A e Coppa Italia. Dovessero arrivare uno tra Darmian e Donati, il primo non sarebbe utilizzabile viste le presenze con il Torino in Europa League, mentre il secondo, avendo disputato la Champions, potrebbe tranquillamente scendere in campo.

Nessun problema per Alessandro Diamanti, proveniente dalla Cina, per la Fiorentina: ma tiene banco il caso-Neto, perché se venisse tolto dalla lista UEFA vorrebbe dire utilizzare subito un cambio che serve a prescindere per inserire Alino. Nel Torino, in caso di arrivo di Maxi Lopez nessun problema, mentre Osvaldo non potrebbe giocare visti i precedenti con l'Inter. Ma va ricordato che i nuovi acquisti, per poter essere utilizzati, devono essere inseriti al posto di qualcun altro: e così il Napoli se vorrà contare su Gabbiadini dovrà togliere per forza qualcuno, idem Diamanti della Fiorentina e Podolski-Shaqiri dell'Inter. E naturalmente, salvo nuovi acquisti.

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