Calciomercato Lazio, Lotito: “Yilmaz non era nei nostri piani”
Claudio Lotito, probabilmente, non si aspettava di essere nuovamente nella bufera, soprattutto nella settimana che porta al derby. La Lazio, che lo scorso 26 maggio ha vinto per la sesta volta la Coppa Italia, si trova al sesto posto in campionato, ad una sola lunghezza dalla Juventus e dall’Inter. Lotito, oggi intervistato da ‘Radio Anch’Io Sport’, è stato contestato perché i biancocelesti non sono riusciti ad acquistare il turco Yilmaz, che però non era un obiettivo della Lazio:“Yilmaz? Non era nei nostri piani, avevamo preso Perea e dovevamo già liberare il posto da extracomunitario, abbiamo accettato di trattarlo, ma non era nei nostri piani come obiettivo iniziale. Quando ci è stato prospettata questa ipotesi ad agosto lo abbiamo trattato. Oggi a posteriori posso dire che ho fatto bene, il giocatore ha 28 anni e tra qualche anno sarebbe stato senza mercato e lo scorso anno lo stesso problema con il procuratore lo ha avuto il Galatasaray stesso.”
Futuri idoli – Yilmaz non è arrivato, ma in compenso Petkovic ha in rosa giocatori dal sicuro avvenire: “Sono convinto che possiamo fare ottime cose in attacco anche senza Yilmaz. Sono convinto che Perea, Anderson e Keita diventeranno dei beniamini del pubblico.”
Gestione – Considerando che i biancocelesti non hanno il budget delle grandi squadre d’Europa e d’Italia, secondo Lotito i risultati raggiunti dalla sua squadra sono stati finora eccellenti:“Il calcio è cambiato con il fair play finanziario. La Lazio non ha venduto nessuno ed ha speso 28 milioni di euro sul mercato. La Lazio ha un fatturato di 90 milioni di euro, il Real Madrid di 550 milioni. Se ci confrontiamo con le squadre italiane troviamo la Juventus con circa 300 e lo stesso per il Milan, anche il Napoli fattura molto più di noi. Quello che riusciamo a fare è solo grazie alla nostra gestione. Siamo sempre stati in Europa e nelle parti nobili del campionato.”
Chinaglia – Lotito, che in passato ha avuto grossi problemi con ‘Long John’, ieri aveva accanto a sé in tribuna il figlio di Giorgio Chinaglia, che ha accompagnato la bara del più grande centravanti della Lazio nel suo ultimo viaggio: “Ieri era con me in tribuna con me il figlio di Giorgio Chinaglia per dimostrare la vicinanza e l’affetto verso l’uomo, io ho avuto delle problematiche con lui che prescindono dall’uomo e che hanno riempito le pagine dei giornali. Ho mandato una delegazione a testimoniare la presenza della Lazio, lui è stato un rappresentante importante della nostra storia e abbiamo l’interesse a preservarla e a tramandarla.”
