Calciomercato, la Uefa attacca Real Madrid e Barcellona: “Dobbiamo tutelare le piccole”
Tutelare le piccole dalle enormi disponibilità economiche dei top club d'Europa. E' questo l'obiettivo di Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, che non usa mezzi termini per definire lo strapotere dei grandi club nell'accaparrarsi i talenti d'Europa. "Barcellona e Real Madrid non possono monopolizzare il mercato dei giocatori più talentuosi", ha spiegato il presidente sloveno della UEFA, subentrato nel settembre 2016 a Michel Platini, "In questo modo, i due club annegano le speranze delle società più piccole. L'UEFA ha il dovere di tutelare i club d'élite ma anche tutti gli altri".
Un attacco frontale, che del resto ha le sue ragioni nel tesseramento "selvaggio" da parte dei due club iberici (e non solo) soprattutto per quanto riguarda le giovani promesse. Impossibile competere con loro, tanto nello scovare i talenti in erba quanto nello strappare i top player ad altre squadre. Nasce (anche) da questo lo squilibrio tra i top club e tutti gli altri. Ma come contrastare lo strapotere economico dei top club nell'ambito del calciomercato?
Una prima bozza è stata già esaminata: tetto alla spesa e limiti che impediscano ai grandi club di compiere acquisti folli. Una regolamentazione che ha già trovato il via libera delle federazioni medio-piccole che fanno parte della UEFA, ma che ha trovato ovviamente la forte opposizione delle federazioni europee più potenti: Spagna, Germania, Inghilterra ed Italia. Del resto, proprio le squadre spagnole sono state penalizzate in tempi recenti per delle violazioni sul trasferimento di minori: l'ultima, in ordine di tempo, è il Real Madrid. La squadra castigliana non potrà tesserare nuovi giocatori fino al gennaio 2018. E chissà che non sia solo l'inizio di un pugno di ferro da parte della UEFA.