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Calciomercato, la “recompra” è ufficiale anche in Italia: ecco le mosse di Juve e Inter

Dal 1° giugno attiva anche in Italia la facoltà che permette a chi vende un calciatore di poter avere il diritto (opzionale o obbligatorio) di riacquistarlo in futuro, pagando una cifra pattuita al momento della firma. Una formula che permette ai top club di incassare discreti tesoretti dalla cessione di calciatori talentuosi che potrebbero tornare alla base dopo una sola stagione.
A cura di Marco Beltrami
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Dal 1° giugno anche in Italia è valido il diritto di recompra, quello che in sede di mercato in passato abbiamo imparato a conoscere per esempio con l'operazione che ha riportato Morata al Real Madrid in passato. Una formula che rappresenta una novità per le operazioni di calciomercato italiane, e che è diventata realtà grazie alla direttiva firmata dal commissario della Figc Roberto Fabbricini.

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Che cos'è la recompra sul calciomercato

Con il termine "recompra" si intende il diritto che una squadra può assicurarsi al momento della formalizzazione di un contratto in sede di calciomercato di riacquistare un calciatore. In sintesi la società che cede il proprio tesserato ha la facoltà di riacquistarlo dall'acquirente in futuro, al verificarsi di determinate condizioni, dietro pagamento di cifre prestabilite. Cifre dunque che non cambieranno al termine della stagione, senza essere "influenzate" dal rendimento del calciatore.

I vantaggi della recompra sul calciomercato

Con la recompra che può essere sia opzionale che obbligatoria, c'è la possibilità per i top club di lasciar partire i propri talenti. Ovvero quei giocatori che hanno doti importanti, ma avendo bisogno di giocare con continuità rischierebbero di trovare poco spazio. Ecco allora la cessione ad una squadra, magari di caratura inferiore, con la possibilità di ricomprare lo stesso più avanti.

Perché la recompra è utile per i top club in chiave bilancio

Un aspetto che può tornare molto utile anche in chiave bilanci: gli acquirenti possono acquistare giocatori interessanti, puntando magari ad una plusvalenza futura, e chi cede invece potrà incamerare cifre necessarie per far quadrare i conti nell'immediato. A tal proposito l'esperto agente e avvocato Claudio Pasqualin ha dichiarato al Corriere della Sera: "È un po’ come reintrodurre le comproprietà". Una situazione dunque che potrebbe nascondere importanti manovre finanziarie.

Juve e Inter, quali operazioni di calciomercato da piazzare con la recompra

E la prima a giovare del diritto di recompra potrebbe essere la Juventus, ovvero uno dei club che ha tra i propri tesserati un gran numero di giovani talenti rientrati da prestiti stagionali. Uno di questi potrebbe essere Rolando Mandragora che dopo una buona annata al Crotone è finito nel mirino del Genoa: l'obiettivo è cedere lui e il bomber Cerri, secondo quanto riportato da Tuttosport, per una cifra di circa 30 milioni, con la possibilità di una recompra in futuro. Stesso discorso anche per i tanti baby interessanti dell'Inter: da Pinamonti a Zaniolo, passando per Radu, Emmers, Odgaard, Bettella e Valietti. Con questa nuova formula i nerazzurri potrebbero incassare un tesoretto capace di far sorridere le casse in chiave Fair Play Finanziario e operare anche sulle entrate.

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