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Calciomercato, la Lazio ha pronto il botto: Ciro Immobile

Le ultime notizie di calciomercato rilanciano: se la Lazio centra la Champions parte l’assalto a Immobile. Sul taccuino di Tare anche l’ala ungherese Balázs Dzsudzsák.
A cura di Maurizio De Santis
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La Champions è un sogno che la Lazio vive a occhi aperti, soprattutto adesso che – dopo aver schiantato la Fiorentina – ha agganciato il Napoli al terzo posto e prende di mira anche la seconda piazza occupata dalla Roma. Dovessero centrare la qualificazione, allora i capitolini avrebbero a disposizione un tesoretto di mercato da spendere per rinforzare la rosa e renderla maggiormente competitiva. Il difensore olandese dell'Az Wesley, Hoedt, e il trequartista ex West Ham, Ravel Morrison, sono i colpi già battuti a parametro zero (arriveranno entrambi a fine campionato) ma non saranno gli unici a far parte della rosa guidata da Pioli soprattutto se verrà tagliato il traguardo europeo.

L'obiettivo è Ciro Immobile

Sogno proibito, tentazione… la Lazio ha segnato il nome dell'attaccante napoletano adesso al Borussia in cima alla lista delle preferenze. Sa, però, che potrà permettersi un lusso del genere solo andando in Champions, intanto tesse la trama dei contatti e prepara il terreno alla venuta dell'ex granata nella Capitale. Tre gol in 16 match giocati in Bundesliga, 3 volte a bersaglio in 2 partite di Coppa di Germania, 4 reti segnate in 6 incontri di Champions: lo score è incoraggiante, eppure in Germania la punta di Torre Annunziata – complice l'annata difficile del Dortmund – ancora non è riuscita a trovare la giusta dimensione. Le proporzioni dell'affare? Non meno di 15 milioni considerato che nell'estate scorsa ne servirono 18 per convincere il Torino a lasciar partire il calciatore. E poi c'è da fare attenzione alla concorrenza di Arsenal e Napoli che pure hanno spostato i riflettori su Immobile.

Immobile a Erdmann: "Sai quanto guadagno?"

La scorsa settimana il Borussia Dortmund ha sfidato la Dinamo Dresda negli ottavi di Coppa di Germania. La Dinamo, storica squadra, se la passa male e gioca nella Seconda Serie tedesca. E nelle coppe nazionali (degli altri paesi) quando una grande va a giocare contro una squadra di categoria minore la battaglia è durissima. A Dresda ha rischiato grosso Marco Reus, uno dei giocatori più sfortunati del mondo, uscito in barella. Ciro Immobile ha risolto il match con una doppietta e soprattutto ha resistito alle provocazione del difensore Erdmann, che ha raccontato la sua partita nella partita con Immobile alla ‘Bild'. L'ex del Torino a un certo punto forse un po' alterato a Erdmann, che lo provocava dicendogli che era scarso, ha ricordato quanto guadagna lui. Erdmann non se l'è presa, anzi ha apprezzato il carattere del bomber italiano: "Durante la partita ho tolto tanti pallone a Ciro. Quando fai bene contro un attaccante quotato è normale fargli dei commenti cattivi per fargli perdere certezze. Per avere un vantaggio mentale su di lui. Ma lui ha incassato benissimo ogni offesa e dopo ha pure segnato due gol. Altri attaccanti si sarebbero esasperati, si sarebbero innvervositi, ho grande rispetto per lui. Io lo insultavo gli dicevo che era scarso, e lui mi ha sbattuto in faccia il fatto che guadagna vari milioni di euro. Non sapevo come rispondergli. Se mi ha detto la cifra esatta che guadagna? Si, ma non mi sembra carino riportarlo."

Dalla Russia con… Dzsudzsák

Balázs Dzsudzsák è l'esterno d'attacco della Dinamo Mosca: 28 anni, ala sinistra, duttile abbastanza da poter essere impiegato anche come seconda punta o addirittura sulla corsia opposta. La Lazio ha il suo nome in agenda da tempo, un buon affare visto che il calciatore ha il contratto in scadenza a dicembre 2015 mentre due anni fa i russi pagarono circa 20 milioni di euro per strappare l'ungherese (è anche capitano della nazionale magiara) all'Anzhi. Vi arrivò con buone referenze, grazie anche a quanto di buono fatto tra le fila del Psv Eindhoven (54 gol in 157 presenze tra campionato e coppe). L'ostacolo? A curare gli interessi di Dzsudzsák sono gli stessi agenti del turco Yilmaz che alla Lazio non arrivò per colpa – secondo il presidente Lotito – di commissioni eccessive richieste dai suoi procuratori.

 

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