Calciomercato Juventus, doppia idea col Verona: Iturbe e Romulo

Forse la Juventus non riesce a prendere Iturbe: questione di soldi, contropartite, tempistiche. Ma invece di rinunciare e ritirarsi dalla trattativa . ad un passo da oramai almeno 15 giorni – il quartier generale bianconero ha studiato un'altra mossa: chiedere all'Hellas Verona anche Romulo. Perché anche nel calciomercato a volte, la miglior difesa è l'attacco e così Marotta sta provando a raddoppiare l'offensiva con il club scaligero nella speranza di riuscire a strappare un colpo che farebbe la gioia di Antonio Conte e dei tifosi bianconeri. Il tutto, a sorpresa, ma con un disegno tecnico e di mercato ben delineato che permetterebbe al Verona di avere più ritorni economici e tecnici e alla Juventus di andare a coprire due tasselli vitali nel nuovo scacchiere del prossimo anno.
Due è meglio di uno
Negli scorsi giorni Paratici aveva parlato a lungo con il procuratore di Iturbe definendo tutti gli aspetti del passaggio da Verona a Torino. Nessun problema, soddisfazione reciproca e strette di mano. C'è solo un piccolo ostacolo: l'Hellas, la società che ha riscattato Iturbe svenandosi (15 milioni al Porto) e che adesso vuole monetizzare al massimo. nessuno sconto, nessuna fretta, nessuna intenzione di privarsi di uno dei talenti più promettenti sul nostro circuito.
Contropartite tecniche
Così, la Juventus ha scelto nuove strade: i campioni d’Italia non hanno mai accantonato anche la pista Romulo, il 27enne tuttofare brasiliano naturalizzato italiano, reduce da un’annata strepitosa con la maglia del Verona. Inserendolo in una possibile trattativa: alla truppa scaligera, la stessa che annovera tra le proprie fila Juan Iturbe, rinforzo numero uno per la Vecchia Signora, giocatore destinato a diventare a tutti gli effetti bianconero a stretto giro di posta, è stato paventata l'idea di prendere entrambi i giocatori in un unico ‘pacchetto'. In quest'ottica potrebbero essere inseriti nella trattativa anche diversi giovani bianconeri che non dovrebbero far parte del progetto tecnico di Conte: Simone Padoin (’84) e Paolo De Ceglie (’86) e Luca Marrone (’90)