Calciomercato Juventus: Di Natale dice no alla Vecchia Signora
TORINO. Ieri il futuro di Totò Di Natale sembrava già scritto. I colori restavo quelli, bianco neri, ma la società sarebbe stata tutta un’altra storia perchè la Vecchia Signoria ha il suo fascino. Ma spesso, come capita nel calcio, nulla deve essere dato per certo fintanto che non c’è nero su bianco. E’ già, perché la Juventus seppur sia la squadra più titolata d’Italia, può esser rifiutata anche da chi non ha vinto niente e Totò Di Natale l’ha fatto.
Sembrava fatta, era dato per certo ieri sera l’arrivo di Di Natale alla Juventus e invece ecco la smentita secca del giocatore: ”Io non so nulla, ma una cosa è certa voglio chiudere la mia carriera qui!”. Inizia così, senza tanti fronzoli, senza tanti peli sulla lingua, il rifiuto di uno dei giocatori più talentuosi italiani alla corte di Marotta. “Sono sette anni che sto qui e qui voglio rimanere. Non so nulla su operazioni di mercato”.
Certo gli obiettivi di Udinese e Juventus sono diversi, il fascino è indiscutibile ma l’attaccamento alla maglia? Alex Del Piero è la bandiera della Juventus, e il folletto dell' Udinese vuole essere quella dell’Udinese per continuare a incantare i suoi tifosi.
A questo punto sembrerebbe che Marotta dovrà virare verso altir orizzonti per trovare il sostituto di Diego che ha già le valigie pronto per volare in Germania, destinazione Wolfsburg. Ma l’abbiamo detto prima, il calciomercato non è una scienza esatta e le smentite spesso hanno il sapore delle conferme, vedi l’arrivo di Cristano Lucarelli a Napoli tanto per fare un esempio.
Maggior peso alla credibilità del rifiuto del capocannoniere della passata stagione arriva però dal Patron dell’Udinese: “Anche lo scorso anno ci furono interessamenti da parte del Napoli e di un club estero, ma anche lì Di Natale disse di no”. Presentando la nuova squadra, Pozzo infatti ha spiegato che se ci fosse stato anche la minima possibilità di certo non avrebbe organizzato la festa di ieri sera. E così ebbe inizio la nuova telenovela estiva.
Davide Pecchia