Calciomercato Juve, Pepe ai saluti: “Ho dato il cuore ai bianconeri”
Dopo Tevez e Pirlo, la Juventus saluta anche Simone Pepe. Il duttile esterno dopo 5 stagioni lascia Torino, pronto per una nuova avventura professionale. Una perdita non indifferente per la Vecchia Signora e soprattutto per il gruppo di Allegri che ha avuto nell'ex Udinese uno dei principali uomini-spogliatoio. Pepe approdato alla Juve nel 2011 è stato una delle pedine importanti della prima Juve di Conte, dovendo però poi fare i conti con la sfortuna e con il grave infortunio muscolare che gli ha praticamente impedito di scendere in campo nella stagione 2013/2014, condizionando anche la parte iniziale di quella appena archiviata. I tifosi però non hanno mai lasciato solo Pepe che grazie al suo piglio, al suo atteggiamento in campo e alle sue doti di trascinatore anche fuori dal campo è diventato uno dei beniamini della curva.
In una lunga intervista a Tuttosport, Pepe ha così ufficializzato il suo addio: "Svuotare l’armadietto di Vinovo è stata una tristezza incredibile: al di là dell’infortunio, alla Juventus ho trascorso cinque anni fantastici in una società incredibile. Nel cellulare riguardo spesso i video dell’inaugurazione dello Stadium, quelli del mio gol al Parma e degli scudetti. Ho dato il cuore, l’anima e… pure una gamba. Il popolo bianconero l’ha capito e infatti mi ha sempre osannato e riempito d’affetto".
Un'esperienza dunque indimenticabile quella di Pepe, conclusasi con quella Champions sfiorata e persa in finale con il Barça: "Con i tifosi manterrò un feeling incredibile per sempre. Calcisticamente ho tre case: Teramo, Udinese e Juventus. Nulla, però, può ripagarmi della finale persa. A Berlino, a fine partita, ho detto ai miei compagni: “Ragazzi, adesso è brutta, ma domattina sarà peggio”. Non mi sono sbagliato: quel giorno sono andato a letto alle 6 e mi sono svegliato alle 6.45. Non riuscivo a dormire. Non ero l’unico, però: mi sono collegato alla chat di Whattsapp che condivido con alcuni compagni ed erano tutti collegati. L’amarezza per essere arrivati a un passo dalla Champions era troppo grande".
Che Juventus lascia Pepe? L'esterno è consapevole delle grandi trasformazioni della formazione di Allegri, ma tranquillizza i tifosi: "Noi eravamo un bellissimo gruppo, ma sono certo che se ne riformerà un altro altrettanto solido. E’ la forza della Juventus: giocatori e allenatori passano, ma la maglia e la mentalità vincente del club restano. Noi abbiamo instaurato legami fortissimi. Esempi? Penso a Chiellini e la moglie che si sono trasferiti a casa mia per aiutare la mia compagna dopo l’ultimo parto quando io ero andato a operarmi. O Storari, che finito l’intervento me lo sono ritrovato fuori dalla porta della camera d’ospedale a Pavia".
Una battuta anche sul futuro, che potrebbe regalare un ritorno ad Udine, e sulla richiesta curiosa fatta al partente Tevez: "In realtà sono stato io a propormi. Gli ho detto: "Carlos, portami con te”. Ovviamente era uno scherzo, uno dei tanti… . Vorrei restare a giocare in Italia. Udinese? Mi sto guardando intorno".