video suggerito
video suggerito

Calciomercato Juve, Pepe ai saluti: “Ho dato il cuore ai bianconeri”

L’esterno offensivo lascia Torino dopo 5 stagioni: “Svuotare l’armadietto di Vinovo è stata una tristezza incredibile: al di là dell’infortunio, alla Juventus ho trascorso cinque anni fantastici in una società incredibile”. Il suo futuro potrebbe essere nell’Udinese.
A cura di Marco Beltrami
21 CONDIVISIONI
Video thumbnail
Immagine

Dopo Tevez e Pirlo, la Juventus saluta anche Simone Pepe. Il duttile esterno dopo 5 stagioni lascia Torino, pronto per una nuova avventura professionale. Una perdita non indifferente per la Vecchia Signora e soprattutto per il gruppo di Allegri che ha avuto nell'ex Udinese uno dei principali uomini-spogliatoio. Pepe approdato alla Juve nel 2011 è stato una delle pedine importanti della prima Juve di Conte, dovendo però poi fare i conti con la sfortuna e con il grave infortunio muscolare che gli ha praticamente impedito di scendere in campo nella stagione 2013/2014, condizionando anche la parte iniziale di quella appena archiviata. I tifosi però non hanno mai lasciato solo Pepe che grazie al suo piglio, al suo atteggiamento in campo e alle sue doti di trascinatore anche fuori dal campo è diventato uno dei beniamini della curva.

In una lunga intervista a Tuttosport, Pepe ha così ufficializzato il suo addio: "Svuotare l’armadietto di Vinovo è stata una tristezza incredibile: al di là dell’infortunio, alla Juventus ho trascorso cinque anni fantastici in una società incredibile. Nel cellulare riguardo spesso i video dell’inaugurazione dello Stadium, quelli del mio gol al Parma e degli scudetti. Ho dato il cuore, l’anima e… pure una gamba. Il popolo bianconero l’ha capito e infatti mi ha sempre osannato e riempito d’affetto".

Un'esperienza dunque indimenticabile quella di Pepe, conclusasi con quella Champions sfiorata e persa in finale con il Barça: "Con i tifosi manterrò un feeling incredibile per sempre. Calcisticamente ho tre case: Teramo, Udinese e Juventus. Nulla, però, può ripagarmi della finale persa. A Berlino, a fine partita, ho detto ai miei compagni: “Ragazzi, adesso è brutta, ma domattina sarà peggio”. Non mi sono sbagliato: quel giorno sono andato a letto alle 6 e mi sono svegliato alle 6.45. Non riuscivo a dormire. Non ero l’unico, però: mi sono collegato alla chat di Whattsapp che condivido con alcuni compagni ed erano tutti collegati. L’amarezza per essere arrivati a un passo dalla Champions era troppo grande".

Che Juventus lascia Pepe? L'esterno è consapevole delle grandi trasformazioni della formazione di Allegri, ma tranquillizza i tifosi: "Noi eravamo un bellissimo gruppo, ma sono certo che se ne riformerà un altro altrettanto solido. E’ la forza della Juventus: giocatori e allenatori passano, ma la maglia e la mentalità vincente del club restano. Noi abbiamo instaurato legami fortissimi. Esempi? Penso a Chiellini e la moglie che si sono trasferiti a casa mia per aiutare la mia compagna dopo l’ultimo parto quando io ero andato a operarmi. O Storari, che finito l’intervento me lo sono ritrovato fuori dalla porta della camera d’ospedale a Pavia".

Una battuta anche sul futuro, che potrebbe regalare un ritorno ad Udine, e sulla richiesta curiosa fatta al partente Tevez: "In realtà sono stato io a propormi. Gli ho detto: "Carlos, portami con te”. Ovviamente era uno scherzo, uno dei tanti… . Vorrei restare a giocare in Italia. Udinese? Mi sto guardando intorno".

21 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views