Calciomercato Inter: Mancini vuole Tourè, ma rischia di dover vendere Icardi

La tanto temuta punizione, alla fine sta arrivando. A complicare i piani futuri di Erick Thohir e Roberto Mancini, non saranno tanto la multa (6/7 milioni di euro) e la riduzione dei giocatori da mettere in lista Uefa (da 25 si scende a 21, massimo 23 elementi), quanto l'impossibilità di agire liberamente sul prossimo calciomercato. Dagli uffici di Nyon, quartier generale dell'Uefa, sta infatti partendo la raccomandata che inviterà l'Inter a rispettare obbligatoriamente alcuni parametri durante le prossime trattative. In pratica, Fassone e soci potranno investire soltanto per quanto incassato. Prima si vende e poi si compra. Un problema non da poco per l'Inter, arrivato dopo il buco generato in queste ultime tre stagioni (180 milioni di euro): un passivo che, secondo i canoni Uefa, ha sfiorato il tetto imposto dal Fair Play Finanziario. E allora, come fare per costruire una squadra possibilmente vincente? Se fino ad ora il mercato "creativo" era di "copyright" esclusivo di Adriano Galliani, ora anche negli uffici di Corso Vittorio Emanuele bisognerà fare di necessità virtù.
Thohir con la calcolatrice in mano – Dopo Manchester City, Paris Saint-Germain e Barcellona, un'altra grande del calcio europeo casca dunque nella rete tesa dal principale organo continentale del calcio. Non sarà facile, a questo punto, riuscire a rispettare tali parametri imposti. La dirigenza interista, specialmente chi lavora per il mercato, ha già cominciato a guardare avanti e, calcolatrice alla mano, a mettere a segno alcuni movimenti, sia in entrata che in uscita. Il difensore colombiano Jeison Murillo sarà nerazzurro dalla prossima stagione, per un cifra intorno agli 8 milioni di euro. Soldi che potrebbero rientrare dalle operazioni legate a Bonazzoli e Duncan alla Sampdoria (per una cifra totale di 10 milioni di euro) e dai riscatti per alcuni giocatori come Alvarez (11), Mbaye (3), Schelotto (3) e Alvaro Pereira (5). Un gruzzoletto sul quale, però, l'Inter non potrà contare poiché servirà per le rate dei vari Shaqiri, Dodò, Brozovic, Santon, Hernanes e Medel.
Il sogno Tourè – In questo scenario particolarmente complicato, si inserisce anche la tremenda voglia di Roberto Mancini. Il tecnico jesino, infatti, preme per portare a Milano un suo vecchio pallino: Yaya Touré. Il giocatore del Man City, 32 anni a maggio, ha però un prezzo particolarmente alto (15 milioni di euro), così come sono alti i costi per arrivare ad altri giocatori chiesti dal "Mancio": Damian (20 milioni di euro), Babacar (13), Perin (16). Per riuscire a mettere in pratica il suo disegno, Roberto Mancini dovrà entrare nell'ottica di sacrificare qualche big della sua rosa. Gli indiziati per far cassa, sono principalmente tre: Icardi, Handanovic e Guarin. Sull'argentino rimane forte il pressing di Chelsea e Barcellona, pronte a mettere sul piatto circa 40 milioni di euro. Anche per lo sloveno (12) c'è la fila fuori dalla porta, mentre Guarin rimane sempre un giocatore appetibile e dal quale ricavare almeno 10 milioni di euro. Oltre a loro, in casa Inter potrebbero essere arrivati ai saluti finali anche protagonisti come Vidic, Kuzmanovic, Juan Jesus, Hernanes e Palacio.